Tanguero y comprendiente
Entrare nel mondo del tango significa cominciare a masticare un po' di spagnolo. Perché, se proprio non hai la sensibilità d'un sasso, te lo chiedi cosa dicono quelli lì che cantano e che tu ascolti ormai a ciascuna ora di veglia che ti è concessa, del tutto sordo alle implorazioni delle tue figlie che vorrebbero cambiare CD anche solo per dieci minuti...
Solo che, come dire, qualche fraintendimento è possibile, direi umanamente comprensibile! Per esempio: ho mentalmente tradotto e inteso per diversi mesi "la noche che te fuiste" con "la notte che ci fosti". E pensavo che gli argentini avessero una consecutio temporum tutta loro. D'altronde se c'è un oceano di mezzo un motivo ci sarà, pensavo. Oppure il "compàs de la milonga", che ho creduto ad un certo punto che fosse il giro (in senso antiorario) della milonga. Perché da che mondo è mondo col compasso si fanno i cerchi e i cerchi son nient'altro che dei giri. Poi è arrivato non ricordo chi che su di un blog m'ha fornito una più dozzinale traduzione per cui, pare, il compàs sia il ritmo. E così via col vals sonador, che io ho tradotto lungamente in "il valzer suonatore". E poi, come la capivo io, la "bieca Buenos Aires", ovvero, potremmo tradurre, "l'infida capitale argentina". Ed io ad immaginarmi loschi compadritos che s'acquattano nei vicoli di San Telmo armati di coltello a serramanico per rapinare poveri milongheri al rientro dalla confetteria preferita, che com'è noto è il negozio di confetti dove s'usava, tra un bon bon e l'altro, ballare il tango...
Voi non ci crederete, ma da quando ho cominciato a tradurre giusto m'è svanito tutto un mondo di poesia!
6 commenti:
ale, mi fai venire in mente quando da piccola facevo un sacco di pasticci con le canzoni e le sigle dei cartoni... penso di avere scoperto a 18 anni passati che la canzone (molto anni 80) che fa 'words... don't come easy' non parlava di DON CAMISI... me lo immaginavo già, mezzo prete e mezzo mafioso... poi quando correggi il misunderstanding perdi davvero un mondo!
Bellissima quella di Don Camisi! Più o meno come la mia figlia più piccola, che ancora chiama Don Pino, il prete della parrocchia, John Pino. E quando lo nomina mi chiede sempre una intro cantata in stile Morricone... Si potrebbe fare un remake: Il Bello il Brutto e John Pino!
Scordavo, a proposito di cose bellissime... Tu. :-)
è inutile che fai il furbo. non attacca. fatti dare ripetizioni da costa.
Costa, lo sbardugatore folle!!! Eh, ma vien caro... Gli avevo già chiesto un preventivo tempo fa. :-)
Sono appena tornato. Ale se proprio ne hai bisogno,la prima ripetizione te la faccio gratis. Costa
grande costa :-D
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