venerdì 17 novembre 2006

Tango, il mio ballo

Ho avuto dubbi, per qualche mese, se non avessi scelto il tango per stare con lei o per il tango. Oggi lo so, scelgo il tango perché il tango è il mio ballo, il linguaggio del corpo che meglio parla di me. Mi si addice, ci sto bene dentro... E come le cose che realmente diventano importanti ha cominciato a cambiarmi. Cammino in modo diverso, ho cambiato scarpe, anche i miei tempi interiori si modificano... Una volta il lamento del bandonion mi attirava ma al contempo mi spaventava, quella melancolia profonda, bella ma orribile... Oggi sto imparando a conviverci. Sto imparando a convivere con quelle parti di me che tenevo in disparte e un po' nascoste, sto imparando il tango.

3 commenti:

aurora ha detto...

a me il tango fa l'effetto della vita e delle relazioni con gli altri. sempre tutto nuovo, sempre diverso, sempre qualcosa da imparare.
ed è subito sera

Alessio ha detto...

Sì, Val, concordo... Sempre tutto nuovo. Forse per me questa sensazione è acuita dal fatto che ballo tango da pochi mesi, credo sia normale meravigliarsi della novità. Ma mi sembra che lo stupore del nuovo sia davvero connaturato al tango.

fabrizio tango ha detto...

caro Alessio dopo qualche anno ho capito cosa vuole dire tango ,chiamarlo ballo non mi piace, nel ballo il cervello fa muovere i piedi, nel tango è il cuore che li fa muovere senza metterci passione non si va da nessuna parte,
mi ci è voluto un pò a capirlo,la prima volta non capivo adesso ci convivo,la passione che si prova in alcuni momenti e molto intensa,
si diventa un pò tangodipendenti,
soltanto chi ha provato può capire se no mi pigliano x matto, ma sono sicuro che mi puoi capire.
saluto tutti i tangheri e vi faccio i miei migliori auguri