mercoledì 30 settembre 2009

Tango Terapia

1er JORNADA INTERNACIONAL

DE

TANGOTERAPIA

Método Dr.Trossero



Organizan:

Asociación Intercontinental de Tangoterapia

Carrera de Licenciatura en Psicología de la UAI Rosario.



14 DE NOVIEMBRE 2009

Aula Magna de la Universidad Abierta Interamericana sede Rosario.

Av. Pellegrini 1618. 10º piso.

ROSARIO-PCIA DE SANTA FE


Auspiciada por:

ASOCIACION DE BAILARINES, MAESTROS Y COREOGRAFOS DE LA REPUBLICA ARGENTINA





INFORMES :

0054341-5451769

0054114-8252010

mariaecuyas@hotmail.com trossero@hotmail.com



Programa preliminar en:

www.tango-terapia.com.ar

www.tangoterapia-cuyastango.blogspot.com

lunedì 21 settembre 2009

Risposta al blog di Concari!!

Caro Concari il tuo blog mi sorprende, io che credo di essere il principe del tuo“che non usa parole” non posso che trovarmi pienamente d’accordo sulla seconda parte del tuo pensiero. Per quello che riguarda l’esibizione non credo che nessuna attività sia nata come spettacolo per poi trovare la giusta dimensione tra la gente, non sono nati i film porno e poi il sesso o gli stadi e poi il calcio, ma dalla sperimentazione quotidiana chi per bravura e chi per doti fisiche si distingueva dagli altri, ha dovuto trovare altri spazi perché era più bello vederli, che praticare con loro. Per quello che riguarda le coppie no profit sono pienamente d’accordo nel non rilasciare giudizi sul come ballano, mentre per i professionisti mi sembra legittimo poterLi apprezzare o non, dopo una esibizione. Non vedo la differenza in milonga tra chi è professionista o no, ma spesso mi capita di fermarmi a guardare le coppie che mi piacciono in pista, non solo per le figure che fanno ma anche per il linguaggio che tra loro riescono ad esprimere, che il mio sguardo sia invadente posso anche crederci, ma che ci devo fare mi piace questo ballo in quasi tutte le sue espressioni. La tua riflessione sul misurare le cose mi ha portato alla mente i miei trascorsi calcistici, dove da una parte c’erano dei maghi del pallone come Baggio o Maradona e da questa parte della barricata c’era il mitico Bore con il suo girone della montagna, dove alla televisione vedevi quei tocchi magici e la domenica in quel di Albareto o Bardi, in area di rigore ti trovavi in quell'abbraccio che ti lega ad una persona magari sconosciuta, che se durava più di tre minuti veniva sospesa la partita, o in quelle mirade che spesso diventavo pungenti colpi da dietro. Questo per dimostrarti quanta differenza c’è in tutte le cose fatte da professionisti e non, fatte per piacere personale o come spettacolo. Cose dello stesso mondo hanno spesso valori differenti ma dire qual è la verità mi sembra difficile o impossibile. Qual è il giuoco del calcio, le punizione di Maradona o i lisci in area di Ferrari, tutte e due per me, come nel tango ci sta l’esibizione di Frumboli e i pestoni di Ferrari in milonga. Con questo non voglio sminuire la tua riflessione e che spesso crediamo che la cosa vera sia quella fatta da noi, ma prova a chiedere a un Ballerino di scenario se il tango è quello che fa lui sul palco o il ns. in milonga, sono sicuro che risponderà secondo la sua verità.

A.F.

Corporalità ed emozione nel Tango


… l’approccio, la bellezza, la linea, la sensualità,
la simbiosi, l’emozione, la creazione… sentire il movimento, il Tango, con il corpo e con il cuore…
Velodromo A.Pavesi di Fiorenzuola d’Arda (Pc)
Via Campo Sportivo, 1
Lo stage è articolato in 3 incontri:
giovedì 8 ottobre ’09 – h. 20.30 – 22.30
venerdì 9 ottobre ’09 – h. 20.30 – 22.30
sabato 10 ottobre ’09 – h. 14.30 – 16.30
Oltre le scarpe da Tango portare anche calzini. Lo stage è aperto anche a chi si avvicina al Tango per la prima volta e
a chi non è in coppia.
Informazioni e iscrizioni: Raffaella 3287194907

domenica 20 settembre 2009

Heisenbertango

Più calco indegnamente le piste delle milongas, tanto più mi sovviene il pensiero che ci sia una certa correlazione tra il teorema di Heisenberg ed il tango. Tento di spiegarmi meglio: il fisico tedesco sosteneva che la misurazione di due grandezze incompatibili era impossibile, in quanto l'osservatore disturba necessariamente i termini della misurazione stessa. Bene, credo che succeda un po' la stessa cosa quando al centro dell'esperimento è il tango!
Qualcuno sa dirmi quando appare nella storia del tango l'uso delle esibizioni? E' questa una moda che nasce in Europa oppure è già Rioplatense, ovvero appartiene alle origini? Non mi si fraintenda, non dico e non sostengo che le esibizioni siano da aborrire o abolire, ho contribuito ad organizzarne anch'io e mi piace guardarle quando non durano troppo. Solamente mi pare che nel momento in cui la pista si svuota e due professionisti ballano per un pubblico, beh, in quel momento si stia inscenando un qualcosa di bello ma che c'entra poco con il tango (quello milonguero). Perché più lo ballo e più sento che si risolve tutto, croce e delizia, nella coppia che sei in quel momento! E' tutto lì, in quell'abbraccio che ti lega ad una persona magari sconosciuta per due o tre minuti, è una forma di comunicazione che ti sorprende e ti stupisce, che non usa parole e ti svela la persona che hai di fronte in molteplici significati che, forse, prima non avevi nemmeno immaginato. Il pubblico di fuori? Scompare... Non che il tango sia affare esclusivo di coppia, anzi, è e rimane un ballo sociale, ci mancherebbe! Ma in pista no, in pista c'è solo la coppia. Intorno c'è un mondo di amici e persone che si rimaterializzano solo quando attacca la cortina...
Quando guardo una coppia di professionisti che, ad esibizioni terminate, vivaddio balla in milonga, quasi mi nascondo. Lo faccio di sottecchi, mi sento un po' colpevole, poiché mi sembra di violare l'intimità di due persone coinvolte in qualcosa che riguarda loro due solo, come di due persone che sono immerse in una conversazione vera e profonda, e che quindi ti guardi bene dal disturbare infilandoti tra loro per capire di cosa mai parlino. E ciò mi succede, ovvio, anche se a ballare non sono due professionisti! Si deve guardare una coppia che sta ballando con rispetto e discrezione, ne sono sempre più convinto!

martedì 15 settembre 2009

Tango in Napoli

Spesso di ritorno dai mie viaggi per tango, mi porto nel cuore il nome di qualche ballerina con cui ho ballato e che mi ha risvegliato il mio spirito matrimoniale. Tutto questo a Napoli non mi è capitato, non per la mancanza di belle, brave e simpatiche ballerine, anzi. Questa cosa mi ha meravigliato. Che stia diventando Gay? Anche se alla provvidenza non c’è mai fine, il pensiero alle “belle di Napoli” mi lascia tutt’altro che tranquillo, mentre ad esclusione del mio compagno di viaggio non ho particolari ricordi dei “Guaglioni Napoletani”. Che cosa mi è successo? dove è finito il ballerino arcigno di montagna con il suo cuor leggero.
Stanotte dopo una cena alla genovese ( troffie al pesto, acciughe al limone e cima ripiena) mi è apparsa la verità, per due giorni sono stato rapito dagli organizzazione del Tanotango Festival. Questo gruppo ben organizzato di persone ti immobilizza per il tempo che trascorri con loro, in alberghi bellissimi, accolto già al arrivo da organizzatrici bellissime e gentilissime, con milonghe fatte in Castelli o Terrazze che solo il panorama è sconsigliabile a gente debole di cuore. La cosa più incredibile che riescono a fare, è quella di farti arrivare continuamente le cose meravigliose di questa città, le luci, i rumori e la gente ecc ecc. Tanto che anche completamente sbronzo sei pienamente consapevole di essere a Napoli, anzi nella meravigliosa Napoli. Gli stessi artisti a mio giudizio vengono trattati come i partecipanti, tanto da renderli molto più simpatici ed estremamente disponibili agli stage. Non mi sento di consigliare ad amici questo festival, è talmente unico nella sua eleganza, nella gente e ne modo di vivere il tango che A Me Me Piace! ma è una emozione talmente forte che bisogna essere pronti a viverla!!!
A.F.

P.S. Capasso ma caz.. ci fai in polentonia!?!?!?

venerdì 11 settembre 2009

Il mio Tangoworld 2009..in breve

Il Tangoworld di Fivizzano è uno dei festival a cui sono particolarmente legato,pur essendo uno dei minori nel panorama italiano.
Forse è proprio questa particolarità della dimensione a misura d'uomo che mi piace di Fivizzano.
Molto particolare è anche il problema dell'alloggio.Il paese non ha molti posti letto disponibili ma a questo problema suppliscono un pò tutti i paesini,più o meno piccoli che ci sono attorno.
E' stato fantastico scoprire che l'appartamento che Sarah aveva prenotato,a scatola chiusa,era a Cotto,un piccolissimo centro abitato sperduto sulla costa della montagna dietro Fivizzano,ma a solo 5 km dalla piazza Medicea.
Trovarci anche una piccola piscina è stato il massimo!
Per me è stata la prima volta che ho condiviso un appartamento per quasi tre giorni con Leonhard e 4 fantastiche amiche altoatesine.
E stata una bellissima esperienza che rifarò sicuramente appena possibile.E' bastato questo per rendere positive queste giornate di tango e amicizia.
Non è stato un festival di grandi numeri ma più che sufficenti visto il livello medio molto soddisfacente.
L'unica nota negativa del palazzetto dello sport,location delle milonghe notturne,è come sempre il gran caldo..possibile che non si possa far girare più aria senza aspettare le 4 di mattina?
La serata del venerdì è stata molto divertente,almeno per me.Siamo arrivati quando Victor Ariel metteva l'ultima tanda..
E' subentrato Damian Boggio,alla consolle,particolarmente in serata,che mi ha fatto ballare tantissimo,fino alla fine...anzi,alla fine è stato ancora più trascinante.
La presenza di tante delle mie ballerine preferite e preferitissime mi ha messo un pò in difficoltà e tante di loro non ho potuto o voluto invitarle,scegliendo quelle che avrò meno occasione di ritrovare a breve e così una che ho goduto molto è stata Lorella,una piemontese conosciuta a Sitges quest'anno.E' stata la prima donna che ho invitato e non me ne sono pentito visto che sono state tutte tande molto belle.
La ballerina con cui ho ballato maggiormente,un pò in tutte le occasioni..penso sia stata Serena.Il suo abbraccio avvolgente è uno dei miei preferiti,in assoluto..e poi è una seguidora perfetta!
A parte qualche altra eccezione,quest'anno non ho ballato molto con le più brave presenti,forse perchè ci ballo abbastanza spesso ultimamente ma forse anche perchè se non mi accorgo di una loro parvenza di voglia di ballare con me,preferisco lasciar stare.
Sentirsi rifiutare un invito da una di queste amiche perchè si deve riposare, visto che la tanda dopo è già prenotata..a freddo,un pò brucia.Poi ci pensi e capisci che lei non è obbligata a ballare con te se non vuole,visto che sicuramente preferirà ballare col ballerino che l'ha prenotata.
Ecco perchè ci vorrebbe sembre il cabeceo,così non costringeremmo una cara amica a trovare una scusa perchè in quel momento non avrà voglia di ballare con noi!Sicuramente le è dispiaciuto dirmi di no ed ha riparato la sera dopo,venendo ad invitarmi proprio mentre io la stavo cercando.Il mio secondo e ultimo no che ho preso da un'amica è stato forse più..pesante.
Le fa male una caviglia..e va bene,mi dispiace pure.Improvvisamente,30 secondi dopo..le è sparito il dolore,quando è venuto un amico ad invitarla.
Anche in questa occasione non ci sono rimasto benissimo,anche perchè ero ancora seduto vicino a lei..sicuramente le piace di più ballare con lui che con me,questo è poco ma sicuro,comunque.....Io non riesco a fare la stessa cosa quando mi capita di essere invitato da una donna..sarò troppo buono?
Anche in questo caso col cabeceo non avremmo avuto problemi.
Ho ballato con ballerine anche appena bravine che mi hanno comunque emozionato perchè il tango che preferisco è quello che parte dal cuore,dal dentro,più che quello che si vede dal..fuori.L'importante per me è sentire la ballerina..fortemente con me e non con altri pensieri in testa.
L'unica ballerina sconosciuta che ho invitato è stata Masako.La cara Victoria,amica di entrambi è stata la congiunzione tra di noi.
Mi è proprio piaciuto ballare con lei,ci siamo trovati benissimo insieme,anche l'altezza era giusta.La soddisfazione è stata pure accorgermi dal suo sguardo quanto aspettava il mio secondo e il mio terzo invito.Peccato che abiti ad Edimburgo....
La sorpresa più bella è stata ritrovare Irina,una delle "mie" ballerine di Sitges di quest'anno!E' una donna molto dolce oltre che molto bella e qualche bel tango l'abbiamo fatto,sia venerdì che sabato.
Al contrario del venerdì,il mio sabato non è stata una gran bella serata ma la colpa è solo mia che mi lascio coinvolgere troppo...
E' stato un peccato non ballare tutta la bella musica che ci ha messo Sabino ma quando non ci sono anche col cuore la voglia di ballare sparisce.Per fortuna avevo la fotocamera di Stefano..(la mia mi era caduta,nel pomeriggio,dalla finestra del terzo piano,scivolandomi dalla mano...)che mi ha tenuto occupato..oltre alle esibizioni di tutti i maestri,più o meno bravi,che ho filmato ma che non ho seguito più di tanto,visto il mio umore a terra..
Mi sono riappacificato col tango il pomeriggio della domenica,andando alla Milonga de la Tarde,ballando come piace a me.
Voglio ricordare qui una delle tante stupende ballerine presenti..Alia.Penso di aver fatto con lei i tanghi più sentiti,più intimamente belli di tutto il mio festival...oltre a dei vals fantastici.
Veramente bello il mio ultimo invito ad..Annamaria.
Avevo già dato per persa l'ultima tanda del Pajaro,quando ho incrociato il suo sguardo sorridente,comunicazione non verbale inequivocabile..vuole ballare con me!Un cabeceo perfetto tra due che vogliono ballare insieme.A Crema avevo cercato d'invitarla ma non c'ero riuscito.Un liberatorio "finalmente" è uscito dalla sua bocca prima di abbracciarci in tanghi che mi sono molto piaciuti.Penso che ripeterò l'esperienza appena capiterà di ritrovarci in chissà quale milonga...
Questo pomeriggio lo ricorderò anche per il compleanno di Alessandro,un amico veramente caro a cui hanno fatto ballare due pezzi,vista la fila di donne che voleva ballare con lui!
Una sosta al ristorante con gli amici, per un primo e poi si va,il weekend di tango è finito..si comincia a pensare..al prossimo.

buon tango a tutti
Vincenzo