sabato 31 marzo 2007

Le pulizie di Pasqua

In questi giorni di inizio avanzato di primavera, si approfitta, almeno a casa mia, per fare le pulizie "con criterio" di tutta casa. Il che significa approfittare dell'occasione per mettere a posto e pulire tutto, dalla prima all'ultima superficie.
La cosa veramente triste non è tanto faticare in questo modo ( la funzione catartica delle pulizie è nota), quanto rendersi conto che da qualche parte, in giro per la casa, ci sono cose che veramente non riesci a buttare via.
Sto tentando di fare un conto:
1) il primo paio di scarpe da tango che ho comprato. Lo so che ormai la pelle è sformata, ma proprio non ci riesco. A dire la verità non sono ancora riuscita a buttare via nemmeno un paio di scarpe da tango. Ops
2) i miei libri. Ok, lo so che ormai ho la libreria straripante, con testi in doppia, tripla fila quando ci si riesce. Ma non riesco a buttare via neanche quella schifezza comprata per caso all'edicola della stazione in occasione di un viaggio, e che non sono riuscita nemmeno a finire.
3) le vecchie borse. Qualcuna un pò sdrucita, qualcuna assolutamente inutilizzabile. Ma ogni volta che ne prendo una in mano mi viene in mente l'occasione speciale in cui l'ho portata con me, quell'uscita romantica, o il pomeriggio insieme con gli amici....
4) i volantini dei festival di tango a cui ho partecipato. le mmotivazioni sono ovvie
e l'elenco potrebbe continuare all'infinito.
E io ogni volta che provo ad iniziare a buttare via qualcosa, mi blocco inevitabilmente. Con conseguente senso di colpa..

1 commento:

Pietro ha detto...

Grazie Aurora per lo spunto di riflessione. Ti dirò, io non mi son mai occupato di "pulizie di Pasqua", anzi, a dire il vero, la cosa in sé, il solo sentirne parlare, m'ha quasi sempre infastidito sebbene, delle pulizie, si siano occupate le "donne di casa" (prima mia madre, poi mia moglie).
Capisco tuttavia che il buttar via qualcosa, che ci rimanda ad un evento significativo della nostra vita, non sia facile proprio perchè "ci appartiene" e perché penso sia funzionale al conservare la "memoria", e non solo. Hai parlato di libri... beh, io mi son letto, di recente, e mi son tornati utili, una trentina di libri usati, in inglese, che m'ero comprato 40 anni fa.
Certo, la cosa può diventare problematica specie se disponiamo di poco spazio. Bah... che dire?...