mercoledì 21 marzo 2007

Traduzione dell'intervista a Sebastian Arce

Eilà Aurora! Ecco la traduzione. Ho fatto del mio meglio: come sempre avviene, quando si traduce un testo, si trovano parole/termini non traducibili "alla lettera"... l'importante penso sia il non stravolgere il contenuto.

Intervista a Sebastian Arce 19/02/2006 - presidente e professore dell'associazione Tango Renassaince"


La connotazione sessuale nel tango (nella danza)


1, TR - Per te, Sebastian, c'è una connotazione sessuale nel tango?
SA: - Sì, in ogni tipo di relazione uomo-donna, può esistere una connotazione sessuale, e questo in qualsiasi campo. L'ambiente naturale del tango la favorisce certamente: per via della musica e della danza, abbiamo un grado di unione (connessione, feeling) in seno alla coppia che non si ritrova in altre danze. È una storia di 3 minuti tra un uomo ed una donna durante la quale le idee (ed emozioni) affluiscono senza essere necessariamente concretizzate nella maggior parte dei casi. Certe persone cercano questa connotazione, fanno tango in virtù di essa, e ciò può diventare anche una sorta di droga. Certi uomini scelgono/decidono di diventare buoni ballerini per sedurre le donne, e ciò vale anche per le donne, ma forse in misura inferiore. Se dovessi parlare in generale, direi che la maggior parte degli uomini fanno tango per “rimorchiare”, mentre le donne fan tango per ballare, anche se esiste la connotazione sessuale. Ma non amo generalizzare! Non rappresenta sempre la realtà.
2, TR - Pensi tu che le donne vivano questa connotazione sessuale allo stesso modo degli uomini, nel tango?
SA - Penso che le donne abbiano un livello di conoscenza col loro corpo più elevato degli uomini, e questo sin da piccole (da bambine). Gli uomini si rapportano meno a se stessi, al loro corpo, ed è forse questo il motivo per cui il numero di uomini ai corsi di danza o ai corsi mirati all’espressione corporea è inferiore. La donna è più sicura di sé, più a suo agio col proprio corpo di quanto lo sia l'uomo. Non credo che (la donna) vada a cercare necessariamente un che di sessuale nel tango, ma piuttosto un'intimità, un livello di connessione/feeling. In tutti i miei viaggi, noto che le donne sono attratte da una comunicazione, da una connessione/feeling più forte col loro partner, con qualsiasi partner. Sono più aperte all’interazione e cercano un grado di intimità differente; il che è di comprensione più difficile per gli uomini perché non funzionano dello stesso modo. Ciò non significa che la donna non sperimenti un aspetto (connotazione) sessuale, che arriverà certamente, ma non è necessariamente ciò lei cerca, in primis.
3, TR - Pensi tu che ci siano grandi differenze di percezione di questa connotazione sessuale tra l'Europa ed l’America Latina?
SA - Sì, e molte. Noi, accordiamo una grande importanza al gioco sessuale (gioco alla seduzione) nel tango. Quando si invita una ragazza a danzare, si sa che c’è questo gioco, che fa parte integrante del ballo. Lo si cerca e ci si diverte. Lo si utilizza, è un elemento che ci piace molto, perché l'adrenalina che circola nelle tue vene quando balli con la consapevolezza di questa connotazione sessuale, è molto più forte di quando non ci pensi o di quando provi ad ignorarlo. Non bisogna ignorarlo perché ciò provoca tensioni, è un gene che nuoce al ballo. Il contenuto (l’aspetto) sessuale è presente. È una realtà di fatto. La maggior parte delle donne argentine che ballano bene, a Buenos Aires, non hanno nessun problema nel riscontrare questo contenuto sessuale nella danza. L'accettano, e ne approfittano con naturalezza. Cosa che, qui in Francia, ad esempio, è più difficile da accettare. Perché? Forse perché l'Europa, e la Francia nello specifico, hanno lottato per decenni per i diritti degli uomini e delle donne, il che ha sviluppato di conseguenza una cultura e delle mentalità differenti. Noi, siamo una società molto più giovane, ed abbiamo approfittato di questo avanzamento sociale ed ideologico, il che ha provocato comportamenti più libertini. È forse, ad esempio, più difficile per una donna francese che per una donna argentina, vestirsi molto "corto" coi tacchi alti perché generazioni precedenti di donne hanno lottato per un'ideologia che valorizza il ruolo della donna nella società. Invece, una donna francese che parte in Argentina per 3 o 6 mesi, va' a cambiare il suo comportamento o il suo modo vestirsi, e questo non necessariamente per attirare gli uomini, ma perché quel tipo di società non gli chiederà di conformarsi ad un modello specifico.
4, TR - Pensi che l’aspetto sessuale sia marcato, allo stesso modo, in un abbraccio aperto, come lo è nel Tango Nuevo, che in un abbraccio stretto?
SA - Prendiamo l'esempio di una coppia: puoi avere una relazione con qualcuno che abita con te, così come in una relazione a distanza. Per me, il contenuto sessuale interviene col concetto di un avvicinamento e di un allontanamento. Gli estremi non van mai bene: avere qualcuno troppo presente, così come avere una persona troppo assente. Essere troppo vicini l’uno all'altro soffoca una coppia, l’essere lontano l’uno dall’altro esaurisce la coppia allo stesso modo.
Credo che la stessa cosa si verifichi nel tango: ballare per troppo tempo "aperti", dimenticando che si ha qualcuno davanti a sé, non favorisce il feeling né il gioco sessuale (alla seduzione). Bisogna variare affinché i due ballerini possano approfittare dei differenti livelli di unione. Parimenti, se si balla continuamente "stretti", mancano l’aria e lo spazio nella coppia. Per essere più chiaro, citerò Mariana che mi diceva, parlando di un ballerino: “danza molto bene ma non mi lascia respirare. Le persone che l’osservavano danzare dicevano che aveva un abbraccio molto bello, ma io mi chiedevo: l'aspetto visivo (l’immagine) è più importante di ciò che sperimenta il mio partner? L’immagine esteriore è più importante di ciò che si sta creando col mio partner? Non è meglio cercare di variare l'abbraccio, giocando con l'allontanamento e l'avvicinamento, col sentire il corpo dell'altro che s’avvicina a te e poi s’allontana?
Credo che bisogna viverlo, sperimentarlo. Si dice spesso "bisogna danzare aperto" o “bisogna danzare chiuso", ma questi sono parametri che bloccano l'espressione. I gradi di avvicinamento nella danza sono, per me, essenziali. E ciò crea spontaneità, qualche cosa di inatteso, il che fa molto bene anche nella vita in una relazione con qualcuno, perché la monotonia… è il niente!!
5, TR - Tu Sebastian, cerchi questa connotazione sessuale quando scegli una ragazza con quale desideri ballare?
Suo - Sì e no. Per me, l’aspetto sessuale si crea tramite un grado di feeling. Certi ragazzi cercano un contenuto sessuale prima ancora di ballare una ragazza, anche se non c’è feeling. Sono due modalità differenti. Io, se invito una ragazza a ballare perché mi piace ma non c’è feeling con lei, non accadrà nulla durante la danza,. Ci sono sorprese, talvolta… ci sono certe sensazioni inaspettate a livello di feeling (per la precisione, non parlo di reazioni fisiche ma solo di sensazioni!) che si possono confondere con un che di sessuale.
Per quanto mi riguarda, talvolta cerco questo gioco (alla seduzione) sessuale prima di ballare, che ritrovo o no, poi, nel ballo (e che pertanto non garantisce niente) e talvolta non lo cerco. Ciò che mi interessa è “ballar bene” e me ne frego di tutto il resto. Ma, onestamente, lo cerco abbastanza spesso. Per me è importante che la ragazza che ho tra le braccia mi piaccia. Certi diranno che questo è “sessista”, io ribatto che è del tutto realistico: è quel che accade ovunque. A Buenos Aires, è la stessa cosa, gli uomini vanno ad invitare le ballerine migliori o le più belle. E lo stesso vale per le donne: sono attratte naturalmente dai ballerini bravi o da un bel fisico. Quelli/e che affermano il contrario, me lo dimostrino!

TR - OK, Sebastian, messaggio ricevuto! Spero di non esser stata troppo indiscreta con le mie domande! In ogni caso, ti ringrazio di avere risposto così semplicemente, era molto interessante di avere il tuo parere.
SA - Se, sei stata molto indiscreta, ma siccome questo argomento è uno dei miei favoriti, è stato un piacere risponderti e spero di vedere tutte le donne francesi in gonne corte nelle milongas, adesso!! (risate)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Pietro sei un grande!

niky ha detto...

Grazie Pietro, ci volevi !!!;)
Da parte mia posso dire che invito spesso ballerine con cui non andrei mai a.....fare una passeggiata con la luna piena :))))
Di solito mi prefiggo di ballare con tutte e questo spesso non mi riesce, lasciandomi piuttosto male, ma le serate sono spesso troppo corte. Evito quelle molto più alte di me o quelle molto più basse, ma sempre in funzione del ballo. Riguardo alle belle possono essere una trappola perchè oltre ad essere principianti da poco tempo - e so fatti tuoi se ci balli assieme - magari associano a questo anche la consapevolezza di essere belle: "so figa, so bella, so fotomodella" e se la tirano come una fionda !!! Quindi lasciarsi quidare dalla testa più che dai sensi forse può riservare più soddisfazioni nel ballo e chissà, forse anche qualche sorpresa in termini di sensazioni....Siamo uomini e siete donne quindi nessuno vuole dire che l'attrazione non giochi un suo ruolo a livello inconscio o conscio che sia ma non voglio credere che sia sempre così e per tutti così. Viva le minigonne !!!;)

niky ha detto...

A parte gli scherzi più che le minigonne credo che siano più sensuali e misteriose delle gonne a ginocchio con spacco laterale. Si vede - non sivede.....si vede.....non si vede ;)

Pietro ha detto...

Ahahahah Niky! ;-)
Il tuo post è troppo divertente, bello colorito e soprattutto schietto. :-)
Hai ragione. Ballar con tutte, ma proprio tutte, è umanamente impossibile. Anch'io, penso sia ovvio, ho i miei gusti ma, per acquisire una visione globale, non disdegno il ballare con donne più alte di me. Ogni tanto, per acquisire una visione globale del pianeta donna, fa bene anche il "guardar in alto". Certo, non è granché comodo ballare, in abbraccio stretto e fissare negli occhi una donna alta una spanna più di te, ma dicono che sia una buona ginnastica per mantenere flessibili le vertebre cervicali, senza contare l'importanza che rivestono i movimenti oculari saccadici (nulla a che vedere con le "sacadas") nella visione dello spazio e nel rapportarci con l'ambiente e questo avviene mediante il coinvolgimento di vari circuiti a vari livelli di integrazione cerebrale (http://www.dii.unisi.it/~gmariottini/Research/MobilitaOculare/download/PosterVMO.pdf ).
Per tornare alle cose serie (ahahah), ossia alle donne, ai loro vestiti e alle gonne... mi avvalgo della facoltà di non parlare. Oooops... scrivere! ;-)

aurora ha detto...

ribadisco, Pietro sei un mito!

niky ha detto...

Per me è proibitivo ballare con donne più alte di me perchè per quanto io mi sforzi di guardare in alto, i miei occhi governati da impulsi inconsci e piuttosto arcaici ritornano verso il basso a fissare ipnotizzati le meraviglie che stanno davanti !!! ;)))

Anonimo ha detto...

cercare una bella intesa nella danza per me ha poco a che fare con l'avvenenza. mi sembra invece mooooolto interessante il passaggio sulla 'modulazione' dell'abbraccio... non imporsi la distanza nè la vicinanza, ma giocare di differenza! gregory bateson (antropologo di formazione, ma poi psichiatra, epistemologo ecc ecc ecc. un tipo davvero fichissimo)descrive l'unità elementare di INFORMAZIONE come una 'differenza che produce una differenza'...

aurora ha detto...

E' scioccante la differenza tra questi commenti ;-))))
E d'altronde è proprio dal continuo gioco di ruoli, dal passaggio tra sacro e profano che nasce la comunicazione!

niky ha detto...

Io in tempi non sospetti (tanto tempo fa') su anarcotango dissi che l'abbraccio nel tango nuevo non è rigidamente aperto ma che c'è la facoltà di stringerlo o aprirlo a seconda dei casi e dei diversi momenti che la milonga impone. Penso che abbia a che fare con la cosiddetta "modulazione dell'abbraccio" di cui state parlando.....o no ???;)

Anonimo ha detto...

absolutly niky. l'idea in soldoni è che l'abbraccio - pur bello e comodo che sia - se rimane fisso (sempre milonghero o sempre aperto) non crea quella 'differenza che fa la differenza' che trasmette informazioni, che attiva l'attenzione dell'altro e che costruisce l'intesa! l'emozione può crescere solo su un terreno di 'confine' e di 'passaggio'.

Pietro ha detto...

Ros, mmm... approfondirò quel concetto, interessante e profondo, "l'emozione può crescere solo su un terreno di confine e di passaggio"... :-)

Anonimo ha detto...

sei avantissimo pietro ;-)