mercoledì 4 aprile 2007

Tango Terapia - Il luogo/spazio

Tango terapia
"Il luogo/spazio"


Tango terapia
"Il luogo/spazio"

.....Se consideriamo un luogo come uno spazio fortemente simbolizzato, nel quale può leggersi, in parte o nella sua totalità, l'identità di coloro che l'occupano, le relazioni che mantengono e la storia che condividono, il laboratorio costituisce un “luogo” per eccellenza. Un luogo antropologico. Un luogo di autenticità nel quale abbiamo: storia, appartenenza, sviluppo/crescita, identità.....

.....Mare Augé ci segnala l'esistenza dei "non luoghi" che hanno prosperato nella post-modernità. Luoghi generati, dalla nostra società attuale: luoghi di circolazione e di perdita di identità (super ed ipermercati, stazioni di servizio, autostrade e supermercati)..... Non c'è identità senza la presenza degli altri, in un'interazione autentica: le nuove modalità relazionali portano a relazioni illusorie con “personaggi” che non conosciamo e che ci diventano “familiari” in virtù della loro reiterata presenza nei media. Riconosciamo gente che non conosciamo (artisti, politici, sportivi e giornalisti), gente che esiste (soltanto) grazie all’immagine che rafforza il loro valore. Sono nuovi modelli relazionali che non devono crearci confusione. Non si esiste/vive tramite la mediazione dell'immagine.....

(da Tango Terapia, Federico Trossero)

4 commenti:

niky ha detto...

Una volta ho letto su un volantino che il tango non ha spazio e non ha tempo.....chissà che vor di' !!!:-D
Indubbiamente certe musiche sono intramontabili; così il ballo stesso....ma perchè senza spazio ???

Pietro ha detto...

Niky... mmm... quale spazio? ;-)

niky ha detto...

Già quale spazio ??? :-) ?? Boh !?

niky ha detto...

Ci pensavo ieri in milonga....forse quando si chiudono gli occhi per quegli attimi interminabili in cui ti lasci andare al suono della musica veramente non c'è più tempo ne spazio davanti a te. Attenti a non inciampare ragazzi ! :-)