lunedì 25 giugno 2007

Bisogna aver voglia di rischiare per ballare Piazzolla...

Qualche sera fa sento in milonga l'ennesimo commento 'ma Piazzola è imballabile!!!'. Sulle prime mi sono stizzita (io Piazzolla lo difenderò devotamente fino alla fine dei miei giorni), poi mi è tornato in mente un articolo di Tangomagazine che recita così:

"Scortatemi pure alla gogna dei puristi che ritengono che Piazzolla non sia ballabile. E fatemi stare ai ceppi. Tra coloro che non fanno parte dell'Accademia della Crusca del Tango. A mio modesto parere, tutta la musica è ballabile. Il problema è capire come ballarla. Per ballare Piazzolla bisogna aver letto molta poesia di Borges, bisogna aver dormito coi suoi animali fantastici e aver sognato di volare sul mondo coi suoi occhi. Bisogna aver pianto sui film in bianco e nero degli anni 50. Bisogna essersi invaghiti di uno stormo armonico di tutù sulle punte; bisogna aver comprato il libretto di un opera lirica e speso più di quanto ci si poteva permettere per il biglietto della prima. Bisogna aver ascoltato i concerti delle grandi orchestre dagli spalti di un'arena all'aperto. Bisogna aver respirato l'eco del jazz nei locali accalappiati dai centri storici e l'odore del blues fumoso delle periferie cittadine. Bisogna aver capito il blu del crepuscolo, lo spleen dei poeti maledetti, i colori delle vocali di Rimbaud. Bisogna aver scelto di vivere con passione e senza rete. Bisogna aver giocato tutto insomma, confessando il nostro amore a una persona che non ci amerà mai. Bisogna aver voglia di rischiare per ballare Piazzolla..."

(impugna la penna Monica Nucera Mantelli)

5 commenti:

Alessio ha detto...

Ma perché io, ultimamente, sono completamente perso dentro la musica di Di Carli? Che demone mi possiede?
Però appena sento un Piazzolla ti invito a ballare... :-)

Anonimo ha detto...

Qualche parola da una milonguera americana... anche se preferisco la musica più tradizonale, a me piace ballare alla musica di Piazzolla, penso certamente che sia ballabile - e sono d'accordo che il 'problema' è come ballarla... ma anche come ascoltarla. È difficile per molti che ballano al Tango tradizionale perché il ritmo e meno pesante, la melodia invece più forte. Però bisogna solo aprire il corpo, il cuore, la mente, e si può scoprire un mondo veramente bello e argentino nella musica di Piazzolla.

buonissimo blog!

Anonimo ha detto...

...ma Di Carli chi?.. quello dell' olio d' oliva?... ti sei proprio perso... ;-)...

Pietro ha detto...

Hi Tina,
I had a look to your blog and found it so interesting and funny. :-)
Pietro

vogliaditango ha detto...

ciao tina! grazie per la visita e l'intervento. da oggi fai parte dei nostri blog segnalati...

buon tango querida!