venerdì 2 novembre 2007

I curricula di VogliadiTango

Carissimi amici, comincia da oggi la nostra rubrica di curricula tangueri sui membri dell'amatissima nostra associazione. Ci sembra un modo semplice e simpatico per farci conoscere e condividere l'esperienza del tango sul territorio parmense ed oltre... Abbiamo pensato di iniziare da Andrea Ferrari, il cui caso sta sollevando un vespaio di polemiche e chiacchiere. Ma vediamo di vederci più chiaro...

FERRARI, Andrea

Nasce a Parma circa 25 anni fa da famiglia di umili origini. Dopo i consueti studi dell'obbligo il padre si rifiuta di mantenerlo ulteriormente, poiché già in giovanissima età beve come un secchiaio, rincasando ad orari impossibili. Si narra che il barista della Bottiglia Azzurra, non vedendolo passare una sera, abbia chiamato in ospedale per sapere se gli era successo qualcosa. Invece era solo in ritardo di un'ora perché l'avevano trattenuto gli amici al bar. Del tango per i primi 24 anni di vita non gliene frega niente, poi scatta un qualcosa di misterioso... I membri dell'associazione vedono sempre più spesso un tipo silenzioso alle lezioni principianti: sempre tra i primi e sempre con una Heineken in mano, prende la ballerina che gli danno e arranca nelle prime e faticose salide basiche. Non parla mai. Andrea Baga ne deduce dapprima che è muto e pensa già ad una convenzione con l'Unione Italiana Sordomuti, poi al primo pestone di una ballerina emette un gemito di dolore e si capisce ch'è normodotato, almeno nel limite del possibile. Inizia quindi nelle serate del mercoledì ad interagire con i suoi consimili a partire dalla dodicesima Heineken (quindi circa alle 22.15 se la milonga è cominciata puntuale alle 22, se no 5 minuti dopo). Non balla MAI, nonostante tutti siano testimoni della sua assidua presenza a lezione. Adduce la puerile scusa d'un menisco lesionato, solo che dopo la sedicesima Heineken non si ricorda se la sera prima aveva indicato come ginocchio infortunato il destro oppure il sinistro, quindi inanella una serie discreta di figure di merda... Solo dopo molti mesi si verrà a sapere che non solo è sempre presente a lezione, ma partecipa a TUTTI gli stages con ballerini professionisti sul territorio nazionale. Solo che, essendo ancora principiante, ha la bella idea di iscriversi SOLAMENTE a stages avanzati/master. Le malcapitate ballerine che vengono accoppiate al Ferrari ne conservano ancora identikit di riconoscimento ed hanno provveduto ad affiggerlo nei circoli da esse frequentati, indicandolo alle colleghe come pericoloso millantatore. Si narra che a Bologna, alla richiesta iniziale di Arce di ballare un tango con molte sacade per verificare il livello dei ballerini, abbia fatto melina fingendo di allacciarsi le scarpe, in modo da poter spiare le coppie vicine con la coda dell'occhio per capire cosa s'intendesse con il misterioso termine "sacada". Rientra a Parma sempre in incognito e mai dice ad alcuno di avere frequentato stages di tango, il che aumenta l'alone di mistero intorno alla sua persona, dato che diversi affiliati affermano di averlo visto in molti posti anche contemporaneamente. Circa due mesi fa uno sconosciuto cocktail di ormoni scuote la sua persona: da quel momento non sarà più lo stesso. Sempre in pista, balla 4/5 ore tutte le sere afferrando ogni ballerina disponibile. Con fiuto animalesco, sente le cortine con un anticipo di alcuni secondi rispetto agli altri esseri umani, così che è sempre il primo a staccare da una tanda e a ricominciare la successiva con un'altra ballerina. Il suo problema diventa che ballando così tanto non ha più tempo per bere, tanto che la Heineken Corporation ha dovuto chiudere una linea di produzione nello Sri Lanka e il PIL di questo già sfortunato paese in via di sviluppo è collassato, generando turbolenze sui mercati asiatici. Come un cinquantino al quale si blocca il filo dell'acceleratore, vive il tango col carburatore tutto aperto e nulla pare più in grado di fermarlo. Al battesimo delle sue amate nipotine non resiste, sapendo di uno stages iperavanzato con due noti maestri argentini che si teneva quello stesso pomeriggio. Alla richiesta di sua madre di assentarsi per recuperare altri stuzzichini per gli invitati, si precipita alla scuola di tango e non ritorna più a casa per evitare di essere cancellato dal testamento del padre e insultato dalla sorella. Pare che ancora dorma da amici...
Difficilmente si può prevedere cosa il futuro riserva per il nostro Andrea Ferrari: già i più illustri analisti italiani ed europei stanno analizzando il suo caso e pare sia stato contattato dalla University of Sivizzano per esami medico-psicologici. Si tenterà di fatto di isolare l'ormone del tango che nel suo sangue si ipotizza presente in percentuali mai viste prima, in modo da ottenerne un pericoloso elisir che in futuro potrà avere svariati impieghi, ma che molti temono alla stregua di un'arma finale in grado di inebetire larghi strati della popolazione. Cosa succederebbe, infatti, se un'alta percentuale di maschi di un paese si riducesse nelle medesime attuali condizioni del Ferrari? Chi lavorerebbe? Chi adempirebbe ai normali obblighi familiari e sociali su cui una società civile si regge? Ai posteri l'ardua sentenza... Chi avvistasse il Ferrari in luoghi strani è comunque pregato di darne notizia all'Associazione e ricordate che in caso di convulsioni o crisi di astinenza da tango si ottengono buoni risultati palliativi mettendogli una Heineken in mano.

A presto, amici, per nuovi curricula tangueri!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

ANDREA FERRARI - The Best, presto faremo un FANS CLUB

Pietro ha detto...

Mitico Andrea!!!:-)

Anonimo ha detto...

a buon intenditore poche parole

Anonimo ha detto...

Caro Alessio a parte le miglia di cose inesatte che hai riportato, quali la mia età che differisce di 6 anni da quella riportata cioè ho 19 anni, che il bar non è la bottiglia azzurra ma il Qui si Beve e che il battessimo era di mio nipote. Volevo regalarti un brano del mio diario Win In Tango scritto nella notte di ritorno da Firenze completamente ubriaco della 3 giorni di tango appena vissuti:



FTF
> Sono di ritorno dal mio primo festival del tango. Su consiglio di Aurora sono stato 3 giorni e due milonge a Firenze al Firenze Tango Festival. La prima cosa che mi viene da dire è che è stata veramente una esperienza bella, anzi bellissimo, anzi supercalifragili.
> Di tutti i partecipanti sicuramente ero quello che aveva ballato meno e che da meno tempo frequenta il mondo del tango, per questo già alla prima lezione quando come riscaldamento mi hanno fatto ballare una milonga ho avuto il mio primo momento di enorme imbarazzo. La seconda lezione era sicuramente di un livello troppo avanzato per me, ma annaspando e riempiendo la camicia di sudore dovuto anche al caldo, ne sono uscito veramente soddisfatto anche perché i due insegnati (Le Cocq e Compagna) sono veramente due persone fascinose. Alla sera ho assistito allo spettacolo, che sinceramente non è stato di mio gradimento e successivamente alla Milonga dove non sono riuscito a spiccicare nemmeno un ballo, ma in compenso ho incontrato il mitico Andrea B. Il giorno seguente dopo aver fatto una lezione di tecnica uomo abbracciato a un fusto stempiato, ho partecipato alla lezione di Vals tenuta da DANA FRIGOLI & PABLO VILLARAZA; questi potrebbero essere chiamati dove finisce il Tango, nel senso che come coppia, ballerini e persone sono veramente insuperabili, lei poi una ragazza veramente bellissima, che quando durante la lezione mi ha rivolto la parola in spagnolo mi è partito un calcio alla mia ballerina che per poco non gli troncavo un piede. Alla sera la preparazione alla milonga è stata a base di fiorentina in fiumi di Brunello, tanto che mi sono presentato veramente deciso al teatro, forse pure troppo, per abbassare il livello di guerra le prime braccia su cui mi sono buttato sono state quelle dei due baristi del saschall. La sala non era costipata come la sera prima e la gente sembra meno ingombrante, forse questo dovuto anche ai numerosi rimproveri degli insegnati sul come ci si deve comportare in pista . Mi sono detto questa è la mia sera, qualche passaggio di ripasso al bar e poi il Ballo. Un disastro ho ballato tutta la sera male come pochi, anzi forse nessuno era al mio livello di incapacità, però mi sono veramente divertito che quasi se un giorno lascerò questa condizioni di "ballerino" ne sono quasi dispiaciuto, perché esistono delle Ballerina, che a meno di non spezzarli un piede si divertono a fare una opera pia e fare ballare un povero ragazzo che ha fatto un sacco di chilometri senza sapere che cosa è il tango, il Vals la Milonga ecc.ecc.
> In fine posso sono confermare quello che hanno scritto sulla locandina: EMOZIONE PURA

Pietro ha detto...

Andrea, dopo aver letto il tuo racconto, non posso che ripeterti "Sei mitico!". E non tanto per farti un complimento ma perché appartieni a quella cerchia di persone semplici (di poche parole), autentiche, allegre ed anche divertenti. ;-)
Pietro

Anonimo ha detto...

andrea ferrari cacchio ma invitami a ballare ogni tanto!!!!!

Anonimo ha detto...

be io sarei un'anonima...ho ballato solo una volta con andrea .. e anche se il souvenir è un po' nebbioso a dire il vero perchè è passato un po' di tempo,
ma ricordo le sue movenze agili sulla pista...con uno scatto felino ed elegante..


(Ps. poi ti lascio il mio numero di cc per il versamento ...)

Anonimo ha detto...

ANDREA FERRARI, THE BEST, SEI IL FIGO DELLE MILONGHE, TI ADORO

Anonimo ha detto...

Io Andrea Ferrari mel lo sposerei...

Anonimo ha detto...

trppe anonime ragazze ;-) firmare prego....

Anonimo ha detto...

Giuro che non ho capito chi è----
Magro, sovrappeso o grasso ???
Niky