venerdì 22 febbraio 2008

La danza di Shiva

Da "Hagakure" il libro segreto dei samurai (è un manoscritto del 1700): "Il metodo appropriato per applicarsi nell'arte della calligrafia è quello di scrivere gli ideogrammi con accuratezza, ma ciò non è sufficiente, perché così la scrittura sarà semplicemente fiacca e rigida. E' necessario andare oltre la forma pura e allontanarsi dalla regola. Questo principio si applica a tutte le cose". Circa duemilaseicento anni fa,in Grecia Eraclito lasciava scritto in un suo frammento il famoso detto 'Panta rei', tutto scorre. Cioè tutto è in continua trasformazione ed evoluzione. Niente può essere concepito nella immobilità, nella staticità. Noi siamo come l'acqua che scorre sotto un ponte: non è mai la stessa! Ogni giorno ci prospetta un inizio ed una fine, però siamo così abituati a questo scorrere del tempo che non ci accorgiamo della trasformazione a cui andiamo incontro. Ma c'è gente che ha paura di andare a dormire, perché è un po’ come morire, perché dormendo perderebbe il controllo sulla propria illusoria immobilità. Il mondo dei sogni è un mondo fantastico ma altrettanto terribile: ti lascia senza guida, senza strada maestra, s'inoltra nell’ignoto ed i più non riescono a sopportare la sottile e profonda ansia che li pervade, percorrendo un terreno sconosciuto con supposti mostri che saltano fuori dal buio,come un bambino impaurito che scende le scale della cantina. D'altra parte i sogni sono il veicolo che permette di attingere nel nostro profondo e cogliere gli stimoli per attivare la nostra creatività. Non c'è creatività senza mutamento, senza trasformazione, senza movimento! La creatività non può andar d'accordo con la consuetudine, col quotidiano; è di per sé sovvertitrice dell'ordine costituito, deve 'allontanarsi dalla regola'. Lo scorrere della materia, il movimento perenne dell'universo compreso e preannunciato da Eraclito precorre i tempi della struttura dell'atomo, che si sa è movimento puro. Nel 'Tao della fisica' Fritjof Capra, illustre fisico quantista ed esperto di microstrutture molecolari, inizia descrivendo una sua sensazione. E' seduto di fronte all'oceano e percepisce il pulsare dell'universo, si sente immerso e compenetrato nell'armonia di questo continuo divenire cosmico, come viene ben rappresentato dalla danza di Shiva. Ma dove va a finire questa stupenda danza se noi senza rendercene conto ripetiamo standard di passi sempre uguali, se non riusciamo a meravigliarci e stupire chi in quel momento sta vivendo con noi un momento che dovrebbe essere incantato? Tutta questa bella pappardella per incominciare a dire che CANARO non mi piace, che è scontato e banale, che serve solo per le lezioni dei principianti o semel in anno per un canyengue! Alla prossima puntata, quando ne avrò l'estro.

Costa

36 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo post costa, tocchi miei (ormai vecchi) studi universitari.

e con quel che ricordo ribatto. mi è caro il buon vecchio bateson e la sua 'ecologia della mente'. Il SISTEMA è sempre complesso... è aperto E chiuso, evolve E si accomoda... diciamo quindi che una qualunque esperienza fa incontrare quello che so (o penso di sapere) e quello che ancora non so? che in una milonga dovrebbero trovare posto il vecchio e il nuovo?

Risveglio ancora Bateson e il suo concetto di INFORMAZIONE: l'informazione consiste in una DIFFERENZA che fa la DIFFERENZA...
Senza farla lunga: 4 ore filate a ballare Canaro probabilmente producono attenzione e apprendimento zero... Idem però per 4 ore di Sperimentazione Tango Nuevo... Come ottengo attenzione-informazione-apprendimento? Nel passaggio tra i due. Nella differenza che fa la differenza.

Credo che la domanda successiva sia: qual'è la misura...

niky ha detto...

Io una "tandita" di Canaro la somministro sempre, nella prima mezz'ora di ballo. Per diversi motivi, primo fra tutti quello che non devo giudicare basandomi sui miei gusti ma sui gusti degli altri e c'è chi ama Canaro e lo balla volentieri, infatti la pista gradualmente inizia a riempirsi.
E' un po' un'utopia essere asserviti al gusto altrui anche perchè più o meno inconsapevolmente tendiamo a mettere ciò che ci piace.
Altro motivo per mettere all'inizio Canaro è che la pista è ancora semivuota e preferisco riservare le tande più calde per metà serata o per fine serata, quando appunto la pista è calda.
Un noto musicalizadòr mi ha detto che lui non mette più Di Sarli perchè non gli piace....
Dopo aver chiacchierato con lui alla prima occasione ne ho messe due....
Perchè lo stimo poco ? No ! Perchè non si può prescindere dalla pista e un Di Sarli e utilissimo per i principianti che affollano spesso le milonghe, serve a spezzare ritmi troppo serrati, con la sua cadenziosità e ritmo solenne e poi se non si cade nei soliti luoghi comuni, ci sono brani poco utilizzati che sono vere perle.

A.B. ha detto...

Costa il tuo post mi è piaciuto molto !..il “panta rei” di Eraclito, anche la danza cosmica di Capra l’avevo letta parecchi anni fa. Sulla creatività con me sfondi una porta aperta: senza di essa c'è mera ripetizione, e il tango offre questa grande opportunità di creare un proprio stile, cioè proprio il discostarsi dai canoni prescritti. Su questo non c'è dubbio, non ci sono due coppie di professionisti che ballano uguale, non è un ballo standard , per fortuna!!!

..tutto questo però non ha come conseguenza logica che ...."Canaro non mi piace", ovvero che Canaro non ti piaccia è più che legittimo, ma non dipende dalle premesse fatte. Io le condivido pienamente, ma nonostante questo Canaro mi piace.


...il post di Niky mi pare esemplare, pienamente condivisibile!...escludere Di Sarli??...chi era costui??..siamo alla blasfemia,un tempo lo avrebbero arso vivo, e non senza una ragione, nel suo caso:-)))

quello della Ross è aldilà delle mie possibilità intellettuali:-))

...volevo aggiungere solo un etratto da una INTERVISTA A MARIANO 'CHICHO' FRUMBOLI,
Parigi 30 giugno 2007, di Susy Casalboni, presidente dell’ Ass. Medialuna di Cesena, organizzatrice del Festival Tango Revolution, uno degli eventi più importanti del Tango Nuevo.

“…Ritengo anche che in tutto questo tango moderno che va di moda si perda un po’ l’essenza, e questo mi rende a volte un po’ triste, perché è un mondo incredibilmente ricco, riguardo alla musica, alla connessione con chi si balla, alla connessione con gli altri ballerini in pista, l’ambiente: per me una milonga è un evento culturale molto importante, per cui mi rende triste che si perdano, non tanto i codici, perché concordo sul fatto che i codici sono cambiati, è ovvio, siamo nel 2007 ed i codici non possono più essere gli stessi degli anni ’50, però mi piacerebbe che ci fosse un po’ più di rispetto verso questo ballo. C’è chi impara a ballare in un mese e già balla, e già insegna e fa le esibizioni o fa delle dimostrazioni o lavora in uno spettacolo o in una casa di tango. Io, ad esempio, quando ho imparato a ballare, per sette mesi andavo all’Almagro, una milonga a Buenos Aires che ha chiuso circa sette anni fa, la domenica solamente, e per quei sette mesi restavo seduto a guardare la gente ballare perché non mi sentivo né avevo il coraggio di entrare in pista e ballare e condividere quello che mi appariva come una sfera di energia che tutti ballavano ed io non potevo entrare in quel cerchio, non mi permettevo perché non mi sentivo ancora preparato. Oggi chiunque impari una volcada e una sacada già balla tango e così si perde in un vuoto senz’anima, e per me è come se non fosse tango. Io posso ballare il tango nuevo o tango evoluzionato, per così dire, però partendo da una radice o una base che è il tango stesso. Questa è la mia opinione.”

Alessio ha detto...

Concordo con i commenti precedenti. La questione in milonga non è di alternativa secca (e stupida) tra novità che porta creatività e vecchio che porta immobilità, ma di giusto rapporto tra tradizione e originalità. Ma è soprattutto importante quel che si legge nell'intervista di Ciccio Foruncolo, ovvero che, a mio modestissimo parere, prima di mettersi a fare gli "novatores" (o farei meglio a dire gli apprendisti stregoni?) bisogna averne macinati tanti di chilometri in milonga... Ci vuole umiltà, secondo me, per riconoscere (e il primo al quale deve applicarsi questo principio sono io!) che di fronte a molti pezzi di Canaro, penso in particolare alle milonghe, si deve semplicemente togliersi il cappello... E penso altresì che tanti ballerini che vedo in pista prima di fare certe figure (in tutti i sensi...) farebbero bene a CAMMINARE sui pezzi di Canaro per qualche decina di chilometri. Poi se ne riparla...

Anonimo ha detto...

Bravo Costa hai scritto un post bellissimo quasi come te, io personalmente non credo a quello che hai scritto e penso che fondamentalmente non ci creda neppure tu. Ti dico questo perché hai rafforzato il tuo pensiero con elementi storici e scolasticie questo per razzoforzare una tesi poco credibile . Io non amo la musica del tango ed è per questo che quando c’è un DJ come te presto ancora più attenzione a quello che propone, nella speranza di scoprire un brano nuovo che mi scalfisca l’orecchio. Mi dispiace ma la scorsa settimana non ci sei riuscito.Spero sinceramente che la tua provocazione su Cannavaro sia solo per stimolare la ns. materia grigia e il Blog. Se invece credi che quello che ti piace è verità in sala, ti posso dire che hai sbagliato tutto. Ti faro una piccola confessione; mio fratello è il famoso Dj Torciatura, ed un buon intenditore di musica 70/80/90 solo che alle feste si svende al gusto della gente o ai successi del momento, ottenendo anche ottimi risultati. Le pochissime volte che l’ ho sostituto sono stati dei fiaschi completi, perché pretendevo che alle gente piacesse quello che piace a me, sono una serata ho ottenuto dei risultati discreti ma dopo aver passato una settimana ascoltando la radio e tutte la serie dei Festival Bar.Dopo quella serata cosi faticosa, ho smesso e solo se solo a fine serata mi lasciano un buchetto tipo dalle 4 alle 5, mi metto dietro ai piatti per mettere ed ascoltare quello che mi piace, con gli ultimi 4 ubriaconi rimasti che qualsiasi cosa metti ti dicono che “OH SEI UN GRANDE” .

W Costa
P.S. Colgo l’occasione per salutare qui quattro ubriaconi . GRANDE RAGAZ.
P.S.S. Hai Visto che fermento hai attivarisul tuo post , probabilmente perché anche se non sei eccellente musicalisador, sei un bravo ometto e la gente ti vuole bene. W Costa W Costa

costantino ha detto...

Già per il mio mestiere,non posso non prendere in considerazione che ognuno di noi ha una sua storia e che non si può prescindere dal passato. Ma un conto è il ritorno
reiterato al passato o addirittuta il fermarsi sul passato (ed è una modalità molto frequente anche se poco evidente) ed un altro conto è vivere nel presente,somma di tanti fattori,proiettandosi nel futuro. So anche perfettamente che non ci può essere conoscenza dell'oggi che non sia radicata in quella di ieri.Il punto è: rimaniamo fermi
alla conoscenza acquisita oppure ci apriamo verso il nuovo? La risposta sembrerebbe ovvia ma purtroppo non scontata.Aprirsi al nuovo per me non significa escludere drasticamente il vecchio.Ma mi sembra legittimo eliminarne le scorie.le rindondanze,la muffa,mantenendo di esso ciò che di buono rimane.
Per esempio Louis Amstrong,ascoltato con l'orecchio di oggi,utilizza frasi melodiche
che non si usano più,semplici ed altrettanto si può dire dell'armonia con cui costruisce
l'improvvisazione. Ciononostante è molto gradevole e si sente che ha quel qualcosa in più. Oggi il processo di conoscenza e di evoluzione sopratutto nella costruzione armonica di un pezzo o di un arrangiamento musicale è andato via via arricchendosi e
raffinandosi. Provate a fare un confronto di ascolto fra Canaro e Mederos o W.Rios.
Ed è proprio qui che si manifesta la differenza! Cara Ros hai ragione a citare Bateson. La differenza che fa la differenza è la componente creativa,perchè la differenza è quella parte appunto diversa,nuova,carica di presagi e di aspettative. E' 'le manque',di Lacaniana memoria,ciò che manca ed è ciò che di per sè spinge verso la ricerca,verso la improvvisazione.
Io ,nella mia breve esperienza,Canaro non l'ho mai messo e per iniziare la milonga non c'è bisogno delle sue marcette,c'è ben altro che può andar bene per quelli ancora alle prime armi.
Per dir la verità di Canaro metto 'Poema' perchè piace a quel 'suflon' di Ale e per dir la verità non mi dispiace.
Personalmente mi sento proprio agli inizi,ma ho l'entusiasmo di chi vuole sperimentare,con l'ansia ed il piacere di vedere quel che capita di nuovo,e so che il terreno è pieno di ostacoli.Per me musicalizzare non è un mestiere ma è un piacere da condividere(da compartir come ben dicono ad Occidente). Lo so: direte che è un grave errore,pazienza.La vita è bella proprio per questo. Ho però la coscienza,forse presuntuosa, di capirne un pò di musica (checchè ne dica l'anonimo- Andrea F.? se sei tu devo proprio dire che non hai capito un c...)
Un abrazo a todos Costa

niky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
niky ha detto...

Caro Costas, sai quanto io ti stimi e quanto abbia da imparare da uno come te, quindi scusami se mi permetto di fare certe osservazioni nel corso di questo commento.
Durante un'intervista un noto musicalizador mi ha confidato che secondo lui i musicisti non sono bravi musicalizador perche' tendono a mettere la musica per se stessi e non per gli altri (mi aveva detto di non dirlo).
Vedi, anche a me non piace la tipica victor e non mi entusiasma la guardia vieja, ma mi sto mettendo ad ascoltarle cosciente del fatto che se non le metto ci saranno milongueros che non me la perdonerebbero.
Uno la bella musica se la puo' ascoltare tra le 4 mura della propria casa con un buon impianto stereo, ma musicalizzare significa rendere un servizio alla gente, e chi e' la gente ? La gente della milonga, i milongheri, sono per lo piu' principinnti (non sempre, ma spesso, sono di piu' quelli che iniziano di quelli che durano) e quali sono le conoscenze musicali di un principiante o di un intermedio ? Spesso sono conoscenze molto superficiali. Cosa vogliono ? Vogliono della musica gradevole, che soddisfi il loro apparato uditivo e che soprattutto li faccia ballare.
Ecco perche' non trovo che sia un sacrilegio piegarsi ai gusti della gente. L'importante e' restare consapevoli che gli eventuali successi sono dettati da questa conoscenza superficiale e che se si proponesse la stessa scaletta a Buenos Aires probabilmente si prenderebbero pomodori e uova marce :D
Tranquilli, non voglio mica dire che siamo scarsi scarsi, ma e' indubbio che noi abbiamo una percezione diversa di cio' che e' un bel tango da quella che puo' avere un porteno che ascolta tanghi e le piu' disparate orchestre sin da quand'era piccolino.
Quindi, per concludere, vi dico che per ora a me piace volare basso e per volare basso intendo continuare questa ricerca minuziosa di cio' che puo' piacere a chi va a ballare. Ci sono altri musicalizador che si riempiono la bocca dicendo che loro mettono quello che vogliono e la gente li segue. Io mi permetto di dissentire e di fare il percorso contrario, partendo da quello che vuole la gente e credetemi, capirlo non e' affatto facile.

A.B. ha detto...

..devo dire che il discorso di Niky mi trova ancora una volta pienamente d'accordo!!..forse dovremmo fidanzarci, aveva ragione Alessio!!!:-)))

a parte il fatto che anche una coppia di professionisti che interpretano solitamente brani più tradizionali, avrebbe difficoltà a interpretare in modo sensato un brano più moderno...questo perchè le strutture del ballo sono diverse..un conto sono le strutture su cui è fondato il tango salon, un conto sono quelle di un tango danza moderno..cioè voglio dire che ci sono ragioni ritmiche profonde per cui si fanno certe cose e non altre, e sono dunque legate alla musica...c'è tutto un modo di ballare la "variazione" per esempio, ed è molto difficile tra l'altro tecnicamente...tra l'altro se uno guarda Naveira, e poi guarda Frumboli o Arce, beh siamo lontani parecchio...non a caso nell'intervista di Naveira riportata sul nostro blog lui dice che predilige la musica degli anni 40-50-60...secondo me si può dire per esempio che il suo tango rappresenti la transizione, Frumboli poi è evoluto ancora oltre, balla in un altro modo, pur essendo stato suo allievo. Frumboli poi nelle sue esibizioni alterna non so Biagi con Racing club e plano sequencia, che non so di chi sia, due mondi diversissimi

perchè i Macana ballano su certi pezzi??..perchè il loro stile si attaglia bene a quelli...

come dice Niky essendo il livello della milonga solitamente basso, esattamente per la ragione che lui indica, se io guardo la sala in generale sento una musica e vedo che ne si balla un'altra...quale??..non lo so..essendo principianti, la maggior parte, balla pensando ai passi più che al ritmo e la musica.. il senso musicale è più importante che le figure...una ballerina con un po di esperienza si annoierà subito se le fate una cosa complicata che non sta sulla musica...

per finire, e non so più cosa stavo dicendo, perchè mi sono dilungato troppo:-)), trovo che certe strutture del ballo "classiche" abbiano tutto un mondo ancora da dirci...anche perchè hanno livelli di difficoltà tecnica più alti secondo me di altre più moderne..

per esempio uno magari imparerà una volcada, ma un giro con enrosques e planeos, o ganchos, la vedo dura, ci vogliono anni di studio perchè la gamba maschile si muova fluida

sapete cosa ha detto Arce in una lezione a Fivizzano??..che certe strutture, enrosques e planeos sopratutto, si fanno meno perchè si è cominciato a ballare anche con le puma ecc...lui stesso, e quella era una lezione di planeos, a un certo punto si è tolta la scarpa e lo ha fatto con le calze..

negli ultimi anni si è assistito alla sparizione degli stages con argomento enrosques, planeos, giros con ganchos, adornos de l'hombre, anche tecnica uomo, tutta una serie di cose...adesso mi sembra che ci sia un ritorno, a me fa piacere:-)))

adesso basta, non sono cose pi così serie:-)))

un saludos a todos cmq per il bel post che è venuto fuori!!!

niky ha detto...

Grazie Andrea,
sia ben chiaro: non ho voluto dire che il Costa non sia un buon mcz anzi, ripeto, da lui c'e' da imparare. Solo che il musicista, in genere, ha la "sfortunata" tentazione di ascoltare cio' che piu' lo aggrada, ma non e' detto che sia la regola.

Andrea ha citato un pezzo che io adoro: Racing Club e che mettero' sicuramente mercoledi' prossimo.

Plano secuencia e' dei narcotango e anche questi sono nella programmazione della prossima settimana quindi avrete da divertirvi, spero. :D

costantino ha detto...

Caro Niky il tuo discorso non fa una piega e penso che la tua sia la strada più giusta. Probabile che io metta musica più adatta alle mie orecchie e forse sbaglio a presentare cose più belle. Quello che posso dire che sto molto attento a mettere musica ballabile.

Alessio ha detto...

Assolutamente d'accordo con Nicky e Andrea. Sapete cosa a volte mi infastidisce di certi musicalizador? Che guardi la consolle e non ci sono mai... Sono troppo spesso in pista a ballare o magari a farsi un drink al bancone del bar!
Come scriveva Nicky, il musicalizador è al SERVIZIO della sale: è attento, si accorge se la milonga si sta spegnendo e c'è bisogno di una tanda più energica o se magari è il momento di inserire alcuni pezzi più melodici. Poco tempo fa un musicalizador a volte molto criticato mi era di fianco in milonga: guardando la pista mi disse: "Senti questo pezzo? Se lo mettevi su un anno fa la pista si riempiva subito, adesso guarda, pare faccia schifo a tutti. E' inutile, i gusti cambiano". Si alzò, accorciò quella tanda a due pezzi e cambiò registro: la pista tornò a riempirsi.
Se quindi stai discutendo con alcuni di quanto si siano evolute le linee melodiche da Canaro ad oggi e magari consigli loro di ascoltare il tale pezzo, benissimo! Partecipo volentieri pure io alla discussione. Ma mettersi a fare i pedagoghi in milonga non mi pare una grande idea...

A.B. ha detto...

..ti dirò che per me Racing club è meraviglioso...e anche a me, Costa, piace molto poema, tra l'altro sono un ignorante di musica perchè non ricordavo che era di Canaro!...ma a me piacciono anche i tubatango, si scrive così??!!!

mi piace anche plano sequencia, adesso so di chi è:-))

...ma, io condivido il tuo discorso sull'approccio al metter musica in sala,ritengo che sia il modus operandi corretto...io poi non metto musica per cui vedo il problema solo dal punto di vista di chi balla

per esempio a me un dj che mi piace è Vassily, lo trovo all'habana la domenica...per me però tiene le cortine troppo lunghe, però come selezione mi piace molto...una volta aveva solo il telefono fisso, diceva che il cell non gli serviva..voglio richiederglielo, anche perchè se devo contattarlo non so dove diavolo trovarlo..lui mi diceva che non ha una scaletta prefissata ma guarda come risponde la sala...
ma insomma come dimenticare Felix Picherna con le sue cassettine??

può anche darsi che in futuro si assisterà ad una polarizzazione...a parigi ci sono due festival, uno moderno organizzato da Arce, e uno più classicheggiante, adesso mi sfugge il nome, c'è stata anche la figlia di Copes..una volta sarei andato a quello di arce, adesso penso proprio all'altro...

ah, l'ho trovato con google: si chiama coleurstango e ci sono :
Javier Rodríguez y Andrea Missé
Santiago Giachello y Erna Giachello
Bruno Gibertoni y Johana Copes
Rodrigo Rufino y Gisela Passi

di la c'è Frumboli, Arce, Salas, Moreno...

le orchestre: da Arce i bajofondo, di la l'ensemble hyperion..sono due mondi diversi, ma è un po come vedere la classicità a confronto con le avanguardie

tra l'altro, il prblema si vede che è nell'aria, è arrivato da faitango: " Chiedo, agli inserzionisti di Faitango.it che non lo facciano ancora, di cominciare a dichiarare il tipo di selezione musicale proposta, per gli eventi inseriti nell'Agenda Eventi/Notti di Tango.

Chi invita un D.j. esterno, potrà consultarsi con lo stesso per sapere cosa dichiarare."



Domanda

Scusi ... non ho capito,
io che per esempio propongo ......., DEVO o NO dichiararlo nell'inserzione?
Sì vero?
Grazie
.......

Risposta

Caro amico,
se io, come qualunque altro frequentatore di serate di tango, dovessi trovarmi
dalle tue parti, prima di decidere se venire alla tua iniziativa devo sapere che
genere di musica sarà proposta.
Se classica, elettronica, "strana", o un mix di queste cose.
Così valuterò, come chiunque altro, se venire a ballare presso la tua milonga
o andarmene al cinema.



..dio, come sono prolisso, scusatemi!!!:-(((

niky ha detto...

La musicalizacion e' plastica cioe' soggetta a modifiche, per fortuna.... Altrimenti tanto varrebbe mettere su un disco CD e andare a ballare.

Sempre nell'intervista di cui sopra, il nostro musicalizador di compassata esperienza (ormai 4 anni) - vi faccio un'anticipazione di quanto uscira' nei prossimi giorni su faiblog - racconta le sue serate e paragona la milonga ad un cavallo da domare quando va al galoppo e da incitare quando va al trotto. E' una modulazione continua che si fa' improvvisando anche se talvolta anche le tande preimpostate possono sortire un buon effetto, senza la necessita' di cambiare la scaletta.

A Costa: io seguo sicuramente una via piu' commerciale, ma non per questo meno irta di ostacoli. Come diceva Alessio ci sono brani che ormai sono "bruciati" che ne so, tipo il "tango negro" di Caceres e la gente ha continuamente bisogno di novita' e fantasia altrimenti potremmo starcene veramente tutti a casa e mettere su un cd. Ecco allora che devo passare le giornate intere ad ascoltare musica e scoprire pezzi stupendi che nessuno mette. Non e' per nulla facile perche' i pezzi vanno metabolizzati e a me sta capitando di valorizzare solo adesso brani che prima non cagavo di striscio, come Racing Club per esempio.

niky ha detto...

Racing Club di Biagi appartiene sicuramente ad una serie di tanghi che vengono usati spesso e che sono intramontabili.

A.B. ha detto...

..io tendo sempre ad associare un brano ad un ballerino: per esempio Bahia Blanca a Zotto, chiquè a Arce (sublime)2003, anche Sentimentos ad Arce (2004)..la scoperta di racing club risale al 2005 e mi ha folgorato, ballata da Frumboli e la Parrila, forse una delle esibizioni che mi ha maggiormente influenzato, nel senso che l'ho studiata per mesi...

tango negro ha me ha stufato, non l'ho trovo interessante, se lo mettono sto giù e mi riposo, ormai ho i miei annetti, emi viene il fiatone... ci sono pezzi come El loron che resistono da anni imperterriti...e qui la superba coreografia di Herrera non può essere dimenticata..

tango negro l'ho visto ballare bene solo da uno, un certo Dani el flaco..un tipo stranamente compassato, con grande aplombe,magro e smilzo, una fildura, ma estremamente veloce..in generale nei tanghi non è molto comunicativo ma li funzionava benissimo..ecco credo che si dovrebbe guardare a lui per capire come ballarlo

Anonimo ha detto...

Spero che Voglia di Tango rimanga un circolo che accoglie persone che hanno passione e voglia di tango, che tramite un luogo condiviso diventino amici e qesto possa dargli momenti e serate di gioia. Spero che non diventi un circolo di intellettuali o pseudo tali che non hanno più l'umiltà di capire che anche le citazioni filosofiche rimangono un opinione e non la verità assoluta. Spero che i sorrisi siano sempre di più e le lezioni sempre di meno. Passare una serata con gli amici non è andare in club di fenomeni ma sentirsi in un luogo che ti fa stare bene. Ciao a tutti

niky ha detto...

Con Piero Leli ed i musicalizadores italiani che sono intervenuti nella discussione abbiamo parlato molto della necessita' di tipizzare la serata in base alla selezione musicale proposta.

Io sono arrivato alla conclusione che si possono solo dare indicazioni di massima perche' poi in una serata non sai mai cosa capitera'.

Se per esempio vuoi fare una serata classica e ti trovi una maggioranza di nuevisti che fai ? Non gli metti un elettronico perche' su faitango eventi hai dichiarato che la serata era tradizionale ? E se ti si svuota la pista e la gente va a casa o in un'altra milonga il proprietario del locale sara' felice " E tu come ti sentirai a non averli accontentati ?

Io questi interrogativi me li sono posti. :D

niky ha detto...

Per Andrea: un off topic, una mia amica e' andata ad uno stage di Pablo Veron a Roma e mi ha detto che la sua associazione lo vorrebbe portare nella propria citta'.
Mi son chiesto: perche' Veron e non Arce o Frumboli e glieli ho consigliati ritenendo peraltro che fossero piu' economici.... Lo sono ? O sono lievitati anche i loro prezzi ?
Grazie

niky ha detto...

Beh a Costas il merito di aver pubblicato un post denso di riflessioni con risvolti impensabili.

A.B. ha detto...

..per quello che riguarda i prezzi, sinceramente non lo so, non li abbiamo mai chiamati purtroppo. Però non ti nascondo che il fascino di Veron è notevole, se potessi forse chiamerei lui anch'io...anche per cambiare un po...credo sia importante anche questo...è un ballerino di presenza scenica incredibile e anche tecnicamente mostruoso...secondo me è stata una buona idea quella della tua amica..e non è detto che non ci faccia un salto, l'Anna non l'ha mai visto da vicino:-)))..uh, uh, si invaghirà anche di quello, ma almeno le passa per Arce!!!!

niky ha detto...

Allora come non detto, vada per Veròn !!! Ma non c'è il rischio che nomi cosìaltisonanti portino una valanga di gente che poi non viene seguita bene ai corsi ???
Mi ricordo che i corsi di Naveira erano rigorosamenta a numero chiuso.

A.B. ha detto...

..è probabile...o si mette numero chiuso... coi prezzi che hanno è difficile, se non viene un po di gente, i costi lievitano e io per uno stage più di tanto non vorrei spendere, per cui metto in conto che ci sia un po di casino....ma dove lo vuole far venire la tua amica??

Anonimo ha detto...

io non condivido nè l'idea di un musicalizador 'al servizio della milonga'(allora si compra un bel jukebox!) nè l'idea di un musicalizador indifferente al suo pubblico e in balia dei propri gusti.

ma una via di mezzo ci sarà pure! si potrà no coniugare una selezione musicale 'attenta' alla pista, elastica, pronta a prendere sviluppi non programmati, e quel tocco del tutto personale, quell'impronta leggera, che fa dire che quella selezione musicale non poteva che essere di Tizio Caio?

ripeto. per me la via è la misura. lo stile personale nella gestione della consolle deve venire fuori ma senza mai mai mai perdere di vista la 'risposta' della milonga. sperimenti se ne possono fare, ma non vanno imposti... bisogna essere pronti ed accettare il giudizio della milonga. e se necessario ritrarsi (nel senso tornare sui propri passi musicalmente parlando).

poi immagino che un grande musicalizador sia quello che è in grado di farsi rispondere sempre si... anche nella sperimentazione... eppure non mi è mai capitata, una serata che sia una, in cui TUTTI siano rimasti soddisfatti della gestione musicale.

niky ha detto...

Cara Ros,
ti racconto quello che � successo una sera in una milonga che frequento, nel nord Italia. Quella sera musicalizzava un musicalizador conosciuto, che considero persona amica.
Un gruppetto di dissidenti � andato dal gestore per lamentarsi della musica ed il gestore ha riferito mentre stavo chiacchierando con il musicalizador in questione.
Allora in qualit� di amico mi sono sentito in dovere di andare a dire al gestore che a me e ai miei amici la musica piaceva e in definitiva non era cos� malaccio.
Allora il gestore mi ha detto: "Sapessi...ogni sabato vengono 5-6 persone diverse a lamentarsi per la musica; ormai non ci faccio nemmeno pi� caso". Non si pu� accontentare la totalit� delle persone; credo che bisogna cercare di portare a casa una buona maggioranza di concenso e questo � gi� il giusto compenso per il lavoro svolto.

niky ha detto...

Riguardo alla via di mezzo a cui facevi riferimento volevo raccontare un episodio: un amico una sera viene a chiedermi una milonga, quando avevo da poco messo un'intera tanda, perchè la tal signora gli aveva detto di aver voglia di ballare una tanda di milonga con lui. Per quanto fosse una cara persona ha dovuto aspettare almeno 6 tande prima di ascoltare la sua milonga. Questo perchè non bisogna essere totalmente asserviti alla clientela, anche quando è amica. Ho creduto di dover agire così per salvaguardare quel 99% di ballerini che in quel momento la tanda di milonga proprio non la voleva. Quindi gentilie disponibili si, completamente asserviti a chiunque NO !!! :D

niky ha detto...

A quest'ora divento logorroico, quindi scusatemi per questo terzo commento.

Vedi Ros, io credo che il compromesso ci sia già perchè ognuno di noi è fortemente incline a mettere su, prima di tutto, quello che gli piace, salvo poi deve fare i conti anche con la pista. Bisogna vedere quanto si riesce a stemperare questo aspetto del proprio carattere. Quindi ognuno forse dovrebbe fare un piccolo sforzo per immedesimarsi nelle aspettative degli altri e per decifrare la pista. Credo che questo sia il nostro compito più difficile. Poi io mi riservo spesso un angolino della serata in cui provo a mettere qualcosa di mio gusto che so già essere un po' più difficile: una tanda o due ci possono stare, magari staccate.

Ho conosciuto proprio di recente un musizalizador che non mette più Di Sarli e ti mette la Fernandez Fierro. Non so se mi spiego... Eppure tutti dicono che è bravissimo e certo lo è, ma questa cosa di mettere la Fierro perchè gli piace io non la digerisco e se devo essere sincero mal digerisco anche la Fierro, come ballerino...ma stiamo andando lontano...

Concludo dicendo che oggi ho detto che la conoscenza musicale media della milonga è piuttosto bassa. Io questo lo dico prima di tutto sulla mia pelle perchè mi rendo conto quanto fossi ignorante quando ho iniziato e quanto lo sia ancora di fronte alla mole di tanghi incisi (80.000 circa dicono). Studiando le orchestre mi rendo conto quanto sia difficile questo mestiere/hobby, ma mi rendo anche conto quanto poco sappiano coloro che non ascoltano tanghi a casa, alla radio (ci sono le radio sudamericane) o che non hanno mai acquistato un CD di tango da ascoltare che so, magari in macchina. Poi ci sono anche tra i novizi quelli appassionati, non lo metto in dubbio e possono essere loro i peggiori censori del nostro operato !!! :D
Quindi critica si, ma prima di tutto metto in discussione me stesso ed il mio operato, questo sempre.
A presto amici.

Anonimo ha detto...

concordo niky.

A.B. ha detto...

..credo che la Ross abbia ragione su un punto molto importante: bisogna sapere accettare il giudizio della milonga, sopratutto se si fanno sperimentazioni...questo è un punto su cui credo occorre riflettere..

d'altra parte se a una ballerina non piace come ballo, mi si nega..e finisce li ( in realtà no perchè sono molto permaloso, e me la prendo per mesi:-)..uh uh...

so di una artista molto importante che una sera ha chiesto a una mia amica se gliela dava, e siccome lei ha rifiutato, non le ha più rivolto la parola per una anno..che diamine..quindi


in generale sarà molto difficle mettere d'accordo tutti, direi impossibile...c'è sempre chi non è d'accordo anche per partito preso...

io devo dire che in genere rispetto molto il musicalisador, nel senso che credo che bisogna anche apprezzare l'opera altrui, e devo dire che in generale sono soddisfatto del livello musicale che incontro, non sono un rompiballe credo, troppo noioso..atteggiamenti del genere mi danno fastidio, chi vuole sempre trovare il pelo nell'uovo...bisogna guardare all'intero corso di una serata, al suo senso musicale complessivo, se è armonico, se ha una impronta organica, in cui ci possono anche essere tande che mi piacciono meno, ma insomma, si può stare giù tranquillamente...io non sono mica un tanguero maratoneta...direi che il fatto che ci siano alcuni pezzi che non ballerò non inficia il giudizio sul musicalisador...ripeto: sono molto contento dei nostri dj, mi diverto...

per quello che riguarda le indicazioni sullo stile della musica, sono d'accordo con Niky che sia sufficiente una indicazione di massima, almeno l'impronta della serata...

evidentemente si sta sentendo l'esigenza di specificare la selezione..certamente se so che uno mi mette su preferenzialmente degli elettronici, me sto a casa ...quindi penso che possa essere un servizio utile

il punto è anche questo: con chi li ballo??..cioè voglio dire, tutta le serata, non solo due tande..occorre una milonga in cui ci siano molte ballerine come direbbe frumboli "evoluzionate"

in questo senso il dj non credo che possa ignorare la sala..anche perchè non aiuterà le persone ad imparare a ballare, a fare esperienza, ad esprimersi

altrimenti è Tango Kun-fusion

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con l'artista molto importante. A.F.

A.B. ha detto...

..amico mio, ci credo, eri tu!!!:-))))

Anonimo ha detto...

E perchè non gliel'ha data ? Era brutto e puzzone ? :D
O forse lei era un po' frigidina ?
Utero per traverso ?
Skerzoooo !!! :)
In fondo, come si rifiuta una tanda, si può anche rifiutare una mu-tanda :D
Perchè lui se la sia presa poi...
orgoglio mascolino ferito ? Ma dai... se non ci sta una, ce n'è sempre pronta un'altra neh ?
Niky

A.B. ha detto...

...si, si dice così, ma non deve essergli andata giù sul momento...


oggi ho chiesto al Costa di rifarmi un cd per il corso di tango, l'ultimo si era volatilizzato...è stato molto forte, mi ha detto di si, ma che sarà una compilation di CANARO!!!:-)))))...eccoci sistemati:-)))

Anonimo ha detto...

Auguri !!!
Perchè non Di Sarli ???
Niky

costantino ha detto...

Caro Andrea B. mi fa piacere sentire una voce saggia e tollerante.E'vero non si può andar bene per tutti e questo lo vedo molto bene nel mio mestiere,dove il rapporto tra due persone diventa molto più profondo e carico di sfumature. Ti dirò che non solo io non posso andare per un paziente ma anche per me vale la stessa regola. Questa è la vita. In sostanza amiamo il tango non solo perchè ci fa star bene ed aumenta le endorfine ma anche perchè si crea una circolarità di amicizia e del piacere nello stare assieme sia in milonga che fuori. Sai benissimo, e come te molti altri, che io ho scritto e scrivo dicendo sì cose serie ma cercando sempre di mescolarle con un sorriso finale. Come era d'altronde la battuta finale su Canaro. L'unico che becca sempre come un cànaro è un certo ragazzone (nel senso che nonostante il grigiore dei suoi capelli è rimasto adolescente) e non per questo non lo accogliamo amorevolmente nei nostri cuori.
Caro Andrea, sempre B., questa ulteriore pappardella l'ho scritta non solo indirizzata a te ma anche ad un certo anonimo che non so perchè mi suona come anonima. Vorrei rassicurarla che il Castelleto è e rimarrà sempre un luogo che accoglie con un sorriso e col calore umano che gli è proprio.
Ed ora per forza saluto con besos a todos, y porquè no a todo el mundo
con cariño il vostro Costa

A.B. ha detto...

caro Costa

si al quel ragazzone vogliamo molto bene:-)))..al beca sempor, però l'è an bon ragas:-))

...delle voci critiche si avranno sempre, il dj è un po al centro dell'attenzione di tutti....il rapporto di chi balla è uno a uno, quello del dj uno a molti, non credo che sia anche il nostro scopo piacere a tutti...

io per esempio quando faccio il corso cerco di metterla sul divertimento, in fondo non sono cose "serie"...vedo che in linea di massima chi viene si diverte,e mi diverto anch'io...
io a mettermi li a fare un anno di camminata non me la sento proprio:-)..a farle cadere dall'alto ste robe proprio non ci riesco, anche se sono molto profonde


certo che se dopo un mese sono spariti tutti...

cmq non so più cosa c'entra con il post:-))

sono d'accordo con te che il castelletto è principalmente un luogo di rapporti umani e di amicizia, e forse questo è la nostra forza, spero..non è un luogo di gerarchie tanguere, deve essere un luogo accogliente ecc..

se resta così possiamo divertirci...

spero anche che certe divergenze si appianino, perchè sono convinto che si tratti di malintesi, in questo caso...i forum per esperienza personale si prestano facilmente a fraintendimenti


saludos a todos el mundo