mercoledì 6 febbraio 2008

Piccola Intervista a Geraldine Rojas

A 21 anni aveva già passato più della metà della sua vita trasnochando nelle piste. E' la bambina coccolata del mitico Sunderland club e la eletta da Duvall.

Consumata milonguera, ex-profuga della giustizia, attrice di cinema, non terminò mai gli studi. Ha vissuto velocemente. La turca Maria del Carmen credeva che a cinque anni sua figlia fosse troppo piccola per uscire di notte, però non a otto, ed allora Geraldine cominciò a frequentare le milongas fino all'alba. Andava con la Turca ed era l'unica bambina. Ballava con i vecchi milongueros come Pepito Avellaneda, Gerardo Portalea o Cacho Mantegaza, fino a che il sonno aveva il sopravvento.

Ebbe un'infanzia singolare: " Quando andavo presto al club Sin Rumbo i milongueros mi facevano camminare lungo la pista fino a che mi stufavo, per praticare. Lì andavo io, camminando, camminando e da ogni tavolo mi dicevano qualcosa. Lampazo: " Piba, unisci le ginocchia e le caviglie quando cammini! ". Margarita: "Non ti piegare, piba, non ti piegare! ". Milonguita: "Cosa cerchi nel suolo? Petrolio? Alza la testa! ".

Con questa scuola, e senza nessuna formazione tecnica, ne metodica, Geraldine divenne una ballerina molto rispettata nella pista e nello scenario, una delle poche ballerine professionali che senza provenire dalla danza d' accademia, riescono ad ottenere riconoscimenti da tutti. Viaggia in Europa e Giappone dando lezioni e facendo shows con il suo (ex)compagno Javier Rodriguez, ed è una dei personaggi del film di Robert Duvall Assassination Tango.

I tuoi modelli sono le vecchie milongueras di Urquiza, del Club Sunderland o del Sin Rumbo, no?

Loro, la Filippini, Ada, la negra Margarita, la Rusa. Non c'è nessuno che metta i piedi meglio della Filippini. E' una donna un pò robusta, alta imponente, dei tacchi impressionanti, gonne larghe, faccia da cattiva. Una regina, non ti stanchi di guardarla. Ada è il tipico tango salon e nel contempo qualcosa di sporco, non perchè sia poco precisa, ma piuttosto perchè ha una marcia in più. La Filippini è più eterea ed è più densa, però sempre elegante. Margarita è tutto il contrario, ha un energia, una velocità che dici: - Dio mio! Come ci riesce?!

Perchè sei sempre stata attratta da questa generazione?

Sono cresciuta con questa. I giovani sono arrivati dopo. Quando apparvero Miguel Zotto e Milena Plebs, io ero una bambina e fu uno shock, a tal punto da appendere il poster in camera. Lo stesso quando sorsero Vanina Bilous o Guillermina Quiroga. Mi facevano impazzire.

Allora non pensasti di studiare danza?

Mamma mi voleva portare al casting del Colon però non ci andammo. Credo che sia imprescindibile studiare. Vedi Margarita nel Sunderland e non puoi capire come faccia i boleos che fa. Bene, Margarita è infermiera, non dorme perchè esce dal Sunderland e va all'ospedale. Pensare che ci sono ragazze che stanno alla sbarra sette giorni su sette, meta-aduttore, stiramenti, ossa galleggianti e non so che altro: - Non ballare più sorella, guarda Margarita e poi ne riparliamo!

A parte l'eccellenza di Villa Urquiza, sei abbastanza critica nella milonga?

Ci siamo sempre divertiti dando soprannomi. C'è Chuky, Terminator e Jack lo squartatore, sempre ballando con qualche Stekeman che ne esce malconcia. Non manca mai Beethoven, il sordo, che mai segna a tempo. In tutte le milongas c'è sempre un Bèjart è il "creatore", dirige la pista, fa coreografie, grida: "Vieni ! Dai ! Guarda che arriva la variazione!" . Ci sono i Fondoschiena Danzanti. Mia sorella dice: " Se muovesse tanto le gambe come muove il fondoschiena, ballerebbe bene ".

Con Javier vi siete conosciuti nelle milongas?

L'ho conosciuto nel Si Rumbo un mercoledì. Avevo quindici anni e due settimane. Iniziammo a praticare, e poi ci fidanzammo. La storia è un pò strana, perchè il padre di Javier era stato molto amico di mia madre, erano due coppie amiche nella milonga ed un giorno litigarono. Rimasero le due fazioni Montecchio e Capuleti. Mia madre non era contenta che io frequentassi Javier e quindi eravamo costretti a vederci di nascosto fino a quando una sera io e Javier decidemmo di andare a ballare in milonga insieme e di farci vedere da tutti. Appena entrammo la milonga si fermò per un istante e tutti cominciarono a guardarci stupiti ma da quel momento le cose cambiarono...

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