sabato 13 gennaio 2007

Venerdì alla Fattoria

Ed ecco.. attraversando la nebbia.. uscendo di forza dalle sue spire.. io ed Ilona arriviamo finalmente a Bologna in ardente attesa di riassaporare le atmosfere della Fattoria dopo qualche tempo di assenza.
La partenza anticipata, per via sempre della nebbia, ci vede arrivare alle dieci e mezzo al parcheggio. Ci guardiamo sperdute intorno e la facilità con cui abbiamo trovato posto vicino all'ingresso ci fa subito rendere conto di essere arrivate troppo presto.
Decidiamo allora di fermarci un secondo al bar ristorante sotto la milonga per bere qualcosa, e con nostro piacere lì incontriamo subito, oltre ai sapori ed agli aromi di terra del sud (provate le paste con la ricotta, se non ci credete) Barbara e Daniela di Reggio, ormai aficionadas del posto.
Nonostante la sosta al bar, quando saliamo troviamo ancora veramente poca gente. Ci sediamo al tavolo di Barbara, quello vicino alla finestra, sul lato opposto rispetto al bar, rinfrancate dalla calda accoglienza di quei pochi che ci sono intorno.
Purtroppo ben presto ci rendiamo conto che più che di pochi si può parlare di poche... sig. Stranamente notiamo una notevole prevalenza di donne, cosa non frequente in questo locale che normalmente è caratterizzato dalla parità dei due sessi, e che quindi garantisce una bella serata di ballo a tutte.
Noi quattro abbiamo iniziato, insieme ad un'altra amica che nel frattempo ci aveva raggiunto, a chiacchierare per passare il tempo, certe che almeno questo venerdì andava preso con filosofia.
La musica di Patricio Lolli, appena tornato (giusto nel pomeriggio) dall'Argentina ci teneva compagnia.
Mi è sembrato che le sue scelte musicali, ieri sera particolarmente focalizzate su guardia vieja e nueva, riflettessero un pò quello che per noi italiani è il lavare i panni in Arno.....che il suo viaggio lo avesse riportato a quei sapori particolari del passato legati alla sua terra.
Improvvisamente io e le ragazze ci rendiamo conto che pian piano la sala si è riempita.
Ed iniziamo a ballare come pazze.
Ho visto ad un tavolo i ragazzi meravigliosi di Mantova che erano venuti a fare un giro. Faccio un salto a salutarli (dopo aver vissuto il capodanno nel tavolo di fianco al loro, a Reggio, insieme agli amici di Parma, mi sembrava il minimo) ed il fantastico Fernando mi invita a ballare!
Ho fatto una tanda meravigliosa. D'altro canto con certi ballerini è veramente impossibile non godersi il ballo....
Da allora la serata è continuata benissimo, con una tanda finale insieme a Sandro... impossibile citare tutti gli amici che mi hanno invitato e con i quali ho condiviso meravigliose emozioni.
Alla fine io e Ilona siamo uscite dal locale sentendoci un pò in colpa per i timori iniziali e con le nostre certezze confermate: la Fattoria è sempre un posto meraviglioso dove andare a ballare e dove il clima umano è sempre piacevole ed accogliente. E' veramente valsa la pena sfidare la nebbia per arrivarci.

Nessun commento: