martedì 13 febbraio 2007

I consigli della "guardia vieja"

Questa è una serie di suggerimenti sul tango che mi ha mandato Nick. Io li trovo bellissimi!

Invitatela una donna e non siate ansiosi.
Non abbiate fretta a divenire esperti perché il tango non è un prodotto che si può acquisire in fretta e furia, in maniera distratta, ma qualcosa di cui ci si deve appropriare a fare nostro sino che entri nel corpo e nell’anima di coloro che vi si avvicinano.Danzare vuol dire muoversi in maniera naturale, mostrare se stessi per quello che siamo.Ballare il tango vuol dire andare a tempo, camminare con un’altra persona, abbracciarla come in un passeggio, magari eseguire qualche piccola figura per esprimere un moto dell’anima.
Per arrivare a questo ci vuole tempo, come… farsi cuocere a fuoco lento.C’è differenza tra ballare al suono di un tango e “ballare” il tango!
Ognuno quando si concede all’altro deve avere il coraggio di portare con se il proprio modo di essere nella vita. È sicuro che troverà sempre qualcuna che ci accetterà così, qualcuna che condivida con noi e allo stesso modo questo fluire di musica e passione nelle gambe, nel bacino, nel cuore.Scoprirete che questa familiarità improvvisa, ci appaga, “sana l’anima nelle sue pieghe più profonde e crea un’insaziabile dipendenza fisica e auditiva”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che meraviglia!!!

Anonimo ha detto...

Grazie Aurora e complimenti per lo scritto molto bello e profondo!
Pietro
pietro@lidap.it