venerdì 13 aprile 2007

Le Origini del Tango: la Habanera - I Parte

Nei primi secoli che seguirono la conquista e la colonizzazione spagnola, la “trasculturizzazione” di elementi stilistici motivò la mescolanza di diverse culture, dando luogo a nuovi prodotti nella musica, che già cominciava a identificarsi come cubana.


Pensiamo, senza credere di esagerare, che il punto cubano, la guaracha e l’habanera -ognuno con le sue particolarità- sorsero in quei momenti in cui stava nascendo la nostra nazionalità, alla fine del secolo XVIII.

La decima, usata come testo per canti, già si conosceva prima della presa del L’Avana da parte degli inglesi (1762); la guaracha appariva menzionata nei balli popolari annunciati -o criticatii da articoli di costume nel Papel Periódico de La Habana e in El Regañón, mentre le habaneras si cantavano come canzoncine finché, con il loro sviluppo e la loro diffusione a metà del secolo XIX, arrivarono nella Penisola con diversi nomi: canzone americana, tango americano, o semplicemente tango.


Riconoscerle come canzoni arrivate dall’Avana, causò in Spagna il cambio di questi nomi diversi nel gentilizio habanera. La cosa curiosa può avere radici nel fatto che molti stranieri (Bizet, Glinka, Lalo, Saint Säens, Ravel...) cercarono in questo paese novità per le loro composizioni e utilizzarono -precisamente- i ritmi e le melodie di habaneras conosciute, prese dalla musica spagnola, nonostante continuassero a denominarla come tali.

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