giovedì 14 febbraio 2008

Milonga e società

Mi è rimasto impresso, oltre a molte altre cose, quel che Lucas Di Giorgio ci disse una volta a lezione. Che il tango è sì un ballo di coppia, ma anche (e soprattutto) un ballo sociale. Non che non avessi già sentito tale affermazione, ma solo con le parole di Lucas credo di aver capito cosa essa significhi realmente. Al termine di uno stage, appena terminato il tango finale, Lucas, fermo ai lati della sala, ci disse: "Ecco adesso sembravate una milonga!". Perché la milonga ha un'anima ed un corpo, vive e si muove in maniera organica: ogni coppia è parte di un tutto che rispetta e all'interno del quale vive e cresce.
Quindi la milonga non è sociale ed urbana solo perché composta da persone civili che non scalciano e sfrecciano al tuo fianco ai sessanta all'ora. No. La milonga è sociale perché, se è tale, ha coscienza di sé e, come dire, "educa" i suoi elementi, li porta a coscienza di essere parte di un tutto all'interno del quale si esprime... Finché le coppie attorno a noi saranno solo un intralcio alla nostra sfrenata libertà di esprimerci, allora la milonga sarà una giungla nella quale, ahimè, vince il tacco più appuntito o lo spintone meglio assestato. Ma se le coppie intorno a noi diventano i compagni di un viaggio che dura un tango, ecco allora che non importa tanto quel che io so fare NONOSTANTE gli altri, ma quel che esprimo insieme a loro...

E a me 'sta cosa mi sembra bellissima... O no?

13 commenti:

A.B. ha detto...

carissimo Alessio
...personalmente resto sempre un po perplesso di fronte a interpretazioni sociologiche così sottili della milonga...non dico che non può essere così, anzi può anche darsi che sia così da un certo punto di vista...

io la vedo più come luogo di svago e possibilità espressive..certamente sono consapevole della comunità tanguera come di un corpus "sociale"...è chiaro che in nessuna comunità è consentita una libertà sfrenata, cioè appunto senza freni inibitori..nel caso della milonga ad es. si circola in senso antiorario, si cerca di non calciare, sgomitare, investire, ecc...anche puzzare!!!:-)))

..la mia prima preoccupazione è di proteggere la mia partner..il mio stile negli ultimi due-tre anni è cambiato radicalmente: le ragioni di questo cambiamento sono legate in gran parte a riflessioni sulle possibilita "effettive" della improvvisazione in una pista da ballo...in mezzo al traffico e con partner sconosciute...questo mi ha portato a prediligere un tango fatto di alterazioni ritmiche e adornos maschili...la mia creatività non è più rivolta allo sviluppo di una figura in uno spazio che non è disponibile in una milonga reale, ma a giocare con la musica e con il ritmo anche "sul posto"..
in questo senso si può dire che la milonga come un corpus organico mi ha influenzato stilisticamente ed emotivamente..uh uh che paroloni:-)))

niky ha detto...

Insomma sei diventato un milonguero (sottile provocazione) :D

A.B. ha detto...

carissimo Niky

...forse si, perchè no??!!!:-))

...sono soddisfatto della mia evoluzione tanguera, certo non sono un milonguero nel senso classico del termine...se utilizziamo uno schematismo in voga potrei collocarmi nel tango salon...

ma insomma sono cambiati i miei gusti, ero anche un fan degli elettronici in tempi non sospetti, adesso preferisco Nido Gaucho e Bahia blanca... sto forse invecchiando??!!!:-))

saludos

niky ha detto...

Già, perchè no ? Anch'io sono passato dal tanto diffuso tango aperto o salòn (anche se c'è gente che è stata in Argentina pronta a giurare che milonguero e salòn sono la stessa cosa) al milonguero pur non disdegnando in uno stesso tango o in una stessa tanda di passare dall'uno all'altro. E' rischioso perchè rischi di fare casino e di sorprendere la ballerina che potrebbe non seguirti più, ma mi diverte farlo.;)

Riguardo a Bahia Blanca se ci sei il 27 ti propongo una versione che sicuramente non conosci, naturalmente non quella di Di Sarli. Di quest'ultimo vi proporrò invece una tanda con nuovi pezzi, nel senso che sono poco in voga nelle nostre milonghe, ma fichissimi, spero di coinvolgervi. :D

Abrazos

niky ha detto...

Bahia Blanca paese natio di Carlos Di Sarli....

Condivido con te questa religiosa ammirazione per il genio musicale di quest'uomo.

Ritmo scandito, solenne, ottimo per le lezioni, ma questo lo sai già bene !!! ;)

niky ha detto...

Mi permetto di fare una piccola osservazione.
A conclusione di questo post verrebbe da dire che il tango aperto, o chiamatelo come volete, è poco adatto al sociale e più all'esibizione e che il tango milonguero, più composto e meno acrobatico al sociale. Non trovate ???
Tuttavia credo che si possa creare una buona ronda anche con il tango "aperto", in una milonga con ampi spazi, come al Castelletto per esempio. Forse per i più questo è abbastanza ovvio....

A.B. ha detto...

..ci sono certamente il 27!...sono curioso di sentirla:-)

non sapevo che Bahia Blanca fosse il paese natale di Di Sarli: a tal proposito su bahia blanca mi viene in mente una interpretazione di O.Zotto...


io faccio questa schematizzazione:

-tango milonguero nel senso di apilado, cioè come ballava il grande Gavito, per intenderci...
Osvaldo Roldan a milano è un milonguero, per me
un certo Quiroga che sostituì anni fa Gavito al festival di Torino è un milonguero..
non ce ne sono tanti, in effetti forse sarebbe più corretto chiamarlo tango apilado, non so..

-tango salon, nelle sue declinazioni più varie,difficile da definire, ma cmq non apilado, con abbraccio chiuso,quindi adatto agli spazi piccoli,ma che permette alla donna la dissociazione e i perni, con assi autonomi, con una postura che può essere leggermente proiettata verso il partner, ma non fino a conpromettere l'equilibrio, e quindi con più ampie possibilità di ballo ...forse il ceppo che attualmente prediligo è quello che discende da Todaro, anche se questo ormai è stile Todaro, che forse è più da show, ma ha una sua classicità che non ha niente a che vedere con il tango nuevo attuale... anche se Naveira dice di essere stato influenzato dalla sua analisi della struttura...
..in sostanza tutto è collegato alla fine
se uno guarda Pepito Avellaneda nella esibizione linkata in questo blog, esempio, per me è tango salon, perchè non è apilado, anche se sicuramente lui era un milonguero nel senso che il suo tango nasce dalla frequentazione delle milonghe,e non dallo show...nella intervista di Naveira si fa riferimento a questi concetti

attualmente sia E.Moreno ma anche altri dicono di fare un tango salon di oggi o "nuevo", il che complica tutto

-tango nuevo: discende da Naveira e allievi, tra cui Frumboli...in cui la struttura si apre e si simmetrizza fino alle estreme conseguenze...penso che tu abbia ragione a dire che non sia molto "sociale"!!!!...

ma sono anche d'accordo con te sulla possibiltà di fare una tanda se ci sono ampi spazi a disposizione, ma devono essere davvero grandi, con cammino libero medio di alcuni metri, per usare la terminologia dei gas:-)))

niky ha detto...

Caro Andrea, non ti nascondo che tra tutte queste distinzioni io ci ho rinunciato, anche se la tua mi pare abbastanza convincente.

Distinguo ormai "milonguero" con appoggio del petto ma non sempre, perchè in certi momenti ci si stacca, come per esempio quando si fa' una mordida e la ballerina deve passare....e tango "aperto" (anche se la definizione è piuttosto grezza) dove le distanze tra i ballerini sono siderali e non ci si appoggia col petto.

P.S. Il mio attuale maestro è proprio Osvaldo Roldan a Milano tanto per non fare pubblicità :))))

Il milonguero è più sociale: tanto per fare un esempio a noi il voleo ha insegnato a marcarlo basso e ti ho detto tutto. Ma a me piacciono gli svolazzamenti alti e quando posso lo marco alto...

A.B. ha detto...

...in effetti sono solo schematismi, e come tu fai notare giustamente spesso si hanno transizioni naturali di postura...

ognuno ha il suo tango, e forse questo è proprio il bello della faccenda!!!

Alessio ha detto...

Ma perché non vi sposate voi due? :-)

A.B. ha detto...

...beh mi sembra ci siano ottime ragioni per non fidanzarsi!!!:-)))


cmq ho trovato questo post interessante, e anche la discussione....

credo che tutto sia collegato, e che il tango attuale sia frutto di una evoluzione di alcune strutture fondamentali...non possiamo in questo senso non conoscere il passato...poi si è ramificato, credo che si posssano individuare tre rami principali, ma che ormai ciascuno di essi ha proliferato...

in generale io considero "classico" il tango ballato da: gli Zotto, i Missè, i Macana, G. Angiò, sia per tipo di interpretazione, strutture, abbraccio e marca.

niky ha detto...

Già non so ancora ballare da donna !!!! E po i sono già impegnata !!! :D

Anonimo ha detto...

..se sei impegnata, io non sono geloso, quindi... il vero problema è il ballo...cmq saprò aspettarti:-)))

A.B.