mercoledì 3 settembre 2008

Mientras el brazo como una serpiente...


Sonia Abadi è medico a psicanalista ma soprattutto una grande osservatrice del comportamento di uomini e donne nella Milonga di Buenos Aires. Collaboratrice della rivista El Tangauta, è autrice della colonna mensile "La vida es una milonga" in cui racconta l'esperienza di ballare tango a Buenos Aires. Di recente ha pubblicato El bazar de los abrazos, Ediciones Lumiere, Buenos Aires 2001. Questo articolo è stato pubblicato nel n° 88 di El Tangauta: "La anatomía" nel gennaio 2002. Ballare tango mette in gioco tutta l’anatomia umana, dalla testa ai piedi. Non si tratta di corpi singoli bensì di insiemi, incastri e proporzioni tra due corpi di segno opposto. Due che insieme fanno uno. Animale con due teste, un solo corpo e quattro zampe. Essere mitologico mezzo uomo e mezzo donna. Mostro che abbraccia se stesso. Miscuglio di gambe che si evitano e si sfiorano. Mosaico di pelle bruna e pelle chiara, gambe vestite e svestite, braccia forti e braccia fragili. E’ il contatto della testa che segnala il primo indizio di intimità. In genere è la donna che stabilisce come sistemerà il suo viso rispetto a quello dell’uomo. Se l’orienterà verso destra, nella stessa direzione di lui, gli avvicinerà la bocca. Con il viso verso sinistra, sulla spalla dell’uomo, lei sarà invece più vicino all’orecchio di lui e viceversa. Anche se in questa stessa posizione lei potrebbe scostarsi leggermente all’indietro e avvicinarsi così alla bocca dell’uomo. L’uomo è colui che propone il tipo di contatto fra i due toraci: se terrà la donna perfettamente di fronte a lui o se formerà con lei un angolo aperto; se le offrirà un piano rigido, come un muro, o se le darà uno spazio vuoto in cui rifugiarsi. Le braccia formano un’unica cornice che li avvolge nell’abbraccio. Anche se lei potrebbe posare appena il dorso della sua mano sulla spalla di lui, in un gesto di finta indifferenza. Oppure lui potrebbe bloccarla con una presa rigida che ha a che vedere più col possesso che con la protezione. Non è neppure facile risolvere le differenze di statura. Fortunatamente la legge della compensazione può non limitarsi ad un’unica coppia. Talvolta l’equilibrio si raggiunge dopo aver provato vari ballerini/e. Se lui è più basso di lei, e non si rassegna a questa crudele verità, potrebbe "spezzarla" per porla al suo livello. Condannata al mal di schiena, il rimedio potrebbe essere quello di ballare con uno più alto e che ha il difetto di portarla appesa. Dopo una "tanda" la schiena di certo le si raddrizzerà. Quando gli alti ballano con le piccoline, non solo cercano di abbassarsi ma può succedere che se lei le si appende, lui può finire con una lesione alle cervicali. Ecco allora che l’alternativa sarebbe quella di ballare con una donna alta e leggera. Nel raggiungere il benessere contano inoltre la pelle, l’odore, la temperatura e l’umidità. A loro, gli uomini, disturbano i capelli di lei in faccia perché gli copre la visuale della pista e gli fa solletico al naso; anche il rossetto sul collo della camicia e il fondo tinta sul bavero della giacca disturbano i nostri cavalieri.. Alla donna invece disturba l’abbraccio troppo audace che le cinge tutto il torace sfiorando il lato esterno del seno; il panzone che la stringe dall’alto e la costringe a ballare spostando il sedere in fuori. Bisogna anche ammettere che ci sono incompatibilità che non hanno rimedio e ciascuno sa con chi è meglio non ballare mai più. Ma se tutto procede bene, se regna l’armonia, l’uomo potrà realizzare la segreta fantasia di essere, per brevi minuti, il padrone del corpo di una donna. E anche lei potrà fare l’esperienza como abrojito prendida** di far parte del corpo di un maschio.

*Así se baila el tango. Tango composto nel 1942, testo di Marvil (Elizardo Martínez Vilas) e musica di Elías Randal.
** Abrojito: piccolo cardo selvatico, aderisce fermamente sulla superficie su cui si posa.


tratto da www.tango.it
in foto el pibe avellaneda e veronica palacios (rossana capasso 2008)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello!